domenica 30 marzo 2014

Gli obiettivi de I racconti del Buon Evento - I risultati dell'incontro di sabato 29 marzo

L'iniziativa 'I Racconti del Buon Evento' si tiene dal 22 al 27 aprile fra Maser ed Asolo ed è organizzata dalla Associazione l'Altratavola, nel 25° anno dalla sua fondazione, sotto il Patrocinio
dell'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e del progetto 'Comunicare Per Esistere', patrocinato dal Comune e dalla pro Loco di Maser.

Si tratta di una rassegna informativa che mette a confronto pubblici amministratori, rappresentanti di associazioni locali, imprenditori, professionisti, comunicatori e giornalisti attorno a tre temi : il patrimonio enogastronomico ; l'abitare e il patrimonio storico,culturale e architettonico.

Verranno presentate esperienze e iniziative da tutte le province del Veneto (soprattutto sui temi delle
produzioni de.co), da diverse regioni taliane e da alcuni paesi europei.

L'obiettuivo è semplice : informare chi informa per far conoscere le eccellenze di piccoli territori che non dispongono di ingenti risorse finanziarie per promuoversi.
Ma per realizzare questo obiettivo è necessario che ogni territorio faccia 'sistema' e imposti sulla collaborazione fra pubblico e privato ogni sua azione.
Le azioni suggerite nel corso della rassegna dovranno rispondere a due punti irrinunciabili :
1) gli obiettivi della comunicazione ( quanti servizi informativi, dove, con che taglio....) ;
2) gli obiettivi di commercializzazione ( quali gli interlocutori per il marketing territoriale ; quali i canali nuovi per la commercializzazione dei prodotti e delle eccellenze ; quali conoscenze 'nuove' mettere in campo ).


In assenza di questi prerequisiti , le iniziative e/o azioni non verranno sviluppate

.

L'Agriturismo Sant'Andrea a Maser


Agriturismo-22
Ai piedi dei Colli Asolani e a 500m dalla famosa villa palladiana Barbaro-Volpi si trova l'azienda agrituristica, a conduzione famigliare, Sant'Andrea.
Complesso di nuova costruzione, offre ospitalità con la formula Bed & Breakfast in un ambiente confortevole di gusto rustico.
Soggiorno indicato sia al turista in cerca di una vacanza fra l'arte ed il verde della marca trevigiana e del Veneto, sia al professionista che per motivi di lavoro deve pernottare nella nostra zona
.
L'azienda agricola da molti anni vinifica in proprio, principalmente Prosecco, ma anche vini rossi e rosati. Altro prodotto di rilievo è la ciliegia.

I vini di Agriturismo Sant'Andrea a Maser

"Nella nostra famiglia- ci dice Simone-,  il vino non è considerato "un prodotto", bensì il frutto del lavoro di un anno. Ecco perché ci mettiamo tutto l'amore e la passione possibile nel dar vita a questo figlio meraviglioso."

Il vino più conosciuto è sicuramente il Prosecco, nelle versioni frizzante ed extra dry, ma anche il Cabernet e il Capriccio Rosato potrebbero sorprendervi positivamente.

Per gli amanti dei prodotti più particolari, poi, vengono proposti tre vini "Col Fondo" che rappresentano il modo tradizionalmente più trevigiano di intendere le bollicine...

Caratteristica comune di tutti i  vini è la freschezza e la semplicità di bevuta.




L'Italia del Gusto ospite del Comitato Madonna della Salute

La redazione della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto è stata ospite del Comitato Madonna della Salute, nel luogo rustico che il Presidente Claudio Reginato ha allestito negli spazi del borgo rurale ove dimora con la famiglia.
I tavoli rigorosamente divisi ( come si 'costumava' un tempo : uomini da una parte e donne da un'altra), con gli abiti tipici della società contadina di un tempo.
E poi le storie, il filò di un impegno che dura da anni e che scrive tante belle pagine di solidarietà e di amicizia, dentro e fuori il Comitato.
Il senso della comunità (un valore che si stà perdendo ); la concretezza dell'impegno ; la voglia di cooperare, con un senso di fratellanza che sembra quasi impossibile in questi tempi d'oggi, così perigliosi e problematici.
Insomma una lezione di autenticità e di impegno, che si materializzerà in una intera puntata della trasmissione l'Italia del gusto.
Non poteva esordire meglio l'iniziativa di informazione de 'I racconti del Buon Evento' a Maser.
E poi non dimentichiamo la parte cucinaria ; la sopressa favolosa ; il formaggio di un'azienda agricola locale che lo consuma con rapidità ; i bigoli in salsa ; le frittate (con uova di 'casada') con cipolle, 'rustegotti' e sopressa. Vino a volontà, fra cui il prosecco N'O Doc dei 5inque di Maser.
Al prossimo incontro.


Comitato festeggiamenti
Sapori nella terra della Regina 2013

Grantorto : Lavori di una volta

Comune di Grantorto
con il patrocinio di
Regione Veneto e Provincia di Padova
GRANTORTO

1 GIUGNO 2014
Comune di Grantorto Biblioteca Comunale di Grantorto
Assessorato alla Cultura Commissione Cultura
Assessorato all’Agricoltura Commissione Spettacolo e Tradizioni Venete
Assessorato alle Attività Produttive
In collaborazione
PROVINCIA DI PADOVA - ASSESSORATO ALLA IDENTITÀ VENETA
PRO LOCO GRANTORTO, ASSOCIAZIONE ALPINI, ASSOCIAZIONE AGESCI, PROTEZIONE CIVILE, ASSOCIAZIONE PENSIONATI, AVIS
ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI ED ARTIGIANI, PARROCCHIA DI GRANTORTO ED ASSOCIAZIONI SPORTIVE
organizzano

"LAVORI DI UNA VOLTA"
Undicesima Edizione
Programma
ore 10.00 Apertura manifestazione Esposizione di bancarelle di arti e mestieri di una volta e
prodotti tipici Artigianato Locale nella Via del Centro del Paese con Negozi aperti
Al mattino Test Glicemico e Misurazione Pressione Arteriosa da parte dell’Avis di Grantorto
Realizzazione Stand inerentre realtà artigianali locali nella Piazza Papa Giovanni XXIII°
Visita agli ambienti di una vecchia casa rurale dell’800 e vecchia scuola Fattorie didattiche con
animali da cortile nel Brolo del Prete
Mostra di Pittura presso il Centro Culturale G.M. Zecchinelli
Animazione per Ragazzi con Giochi di un tempo
Macchine e moto d'epoca in Piazza Europa con Sfilata per le Vie del Paese
MERCATINO MEDIEVALE NEL BROLO DEL PRETE CON FIGURANTI
MUSICA E CANTI DELLA TRADIZIONE POPOLARE VENETA
Lavorazione del latte con produzione della “TOSELLA” tipico formaggio veneto
Degustazione di piatti tipici veneti
Info: Municipio tel. 049-0979320 e-mail: segreteria@comune.grantorto.pd.it
Sito: www.comune.grantorto.pd.it

Grantorto partecipa alle iniziative di Maser

Il Sindaco del Comune di Grantorto  Luciano Gavin e l'Assessore alla Cultura Mauro Marcon sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative di informazione del progetto
Comunicare per Esistere a Maser.
Ribadendo la scelta della amministrazione di avviare il percorso per le produzioni de.co, il Sindaco ha sottolineato che anche l'altro percorso sulle buone pratiche ammnistrative avviato con l'Isnart (Istituto nazionale di Ricerche Turistiche), ha preso il via dopo la realizzazione del VII Festival Europeo del Gusto a Grantorto.
Grantorto parteciperà agli incontri di fine aprile a Maser proponendo alcuni dei suoi prodotti, scelti e presentati da Orietta e Loris Bartolomei, i selettori-degustatori che hanno assicurato il successo dello spazio dei sapori al Festival.
La conferenza stampa di maser è servita anche per presentare il programma di Lavori di una volta.

sabato 29 marzo 2014

Salumi - azienda agricola Antonio Pizzolato , da 'Golosaria'


via Soran, 5/a • MALO (VI)
tel. e fax 0445607652
aitrearchi@alice.it


Fatemi dire che sono orgoglioso di questa new entry del Golosario e di questa adesione a Golosaria, che rappresenta una incredibile novità. Quando sono stato da lui, nella campagna vicentina, la mamma di Antonio spellava l'aglio per le sue sopresse.
Ero in una casa colonica di fine Ottocento con tre archi di pietra e sasso sulla facciata, da cui il nome: la famiglia Pizzolato vive qui da oltre un secolo, occupandosi di trasformazione e vendita di salumi. Nei terreni circostanti coltiva i prodotti che impiega per l’alimentazione dei suini che alleva in proprio. Le carni sono lavorate in un laboratorio autorizzato CE per ottenere salami, cotechini, pancette e prosciutti, in parte serviti a tavola in agriturismo, in parte acquistabili nello spaccio. Il prodotto di punta è tuttavia la sopressa stagionata, di grandissimo equilibrio e assolutamente da provare. Io ne ho assaggiate di tre tipi. E sono rimasto estasiato. Provatela anche voi!

I salumi di tradizione della Val Leogra a Maser

La conferenza stampa a convivio presso l'Osteria Jodo a Maser, si è aperta con la degustazione
della sopressa vicentina e del prosciutto cotto dell'Agrituriamo Tre Archi di Malo. Antonio Pizzolato, nume tutelare dell'azienda, ha raccontato tutte le diverse fasi, dall'allevamento dei maiali fino alla trasformazione delle carni, mettendo l'accento sulle necessità di unire qualità e capacità produttive.


L'azienda, con tipica casa colonica del 1800, si trova nel cuore della campagna della Val Leogra, alle pendici delle piccole Dolomiti, di fronte al Monte Summano ed al Massiccio del Pasubio.
L'agriturismo Ai Tre Archi apre un'altra storia di autentica passione e professionalità.
Ad accogliervi un ambiente familiare e piacevole, due sale luminose,d egustazioni di salumi freschissimi e piatti casalinghi che esaltano il valore del gusto e della genuinità.
L'azienda prende il nome dai tre archi di pietra e sasso che caratterizzano la facciata della casa colonica di fine '800, la quale ne rappresenta la sede. Recentemente ristrutturata, viene adibita a ristorazione e trasformazione e vendita di insaccati. La costruzione è una porzione di edificio agricolo che ospitò numerose famiglie, costituita da parti adibite ad abitazione ed elementi destinati al ricovero di macchine agricole, a cantina e deposito di granaglie.
La famiglia che gestisce l'azienda vi abita sin dall'inizio del '900, lavora un podere di 3 ettari finalizzato alla coltivazione sia di prodotti utilizzati nella ristorazione, sia di prodotti atti all'alimentazione dei 450 suini allevati. Questi vengono lavorati in un laboratorio autorizzato CE per ottenere sopresse, salami, cotechini, pancette e prosciutti, in parte serviti a tavola in agriturismo, in parte acquistati direttamente da esterni.
L'azienda fa parte del circuito Agriturismi di Qualità certificati da ente terzo.

Ristorazione
I piatti proposti sono strettamente legati alla tradizione vicentina e attingono a ricette semplici e gustose che costituiscono la storia della cucina nostrana.
Essa è resa unica dall'impiego di prodotti provenienti dalla campagna circostante, dall'attento e tradizionale allevamento di suini e galline, come dalla coltivazione di ortaggi tra i più vari e gustosi.
Menù
Pasti per 80 posti a sedere.
Spuntini: pane, sottaceti ed insaccati (salame, sopressa, prosciutto crudo, pancetta), formaggi. Piatti tpici: pasta all'uovo fatta in casa (bigoli, gargati) con sugo di pasta di salame, risotti con verdure di stagione, grigliata mista, spezzatino con polenta, cotechino con crauti.
Dolci casarecci: crostata di marmellata, focacce, torte di mele o frutta secca.
Vini: da pasto: Merlot di produzione propria e a scelta vini della cantina Val Leogra. Da dolce: Durello della Val Leogra e Moscato rosa.

Agriturismo AI TRE ARCHI di Pizzolato Antonio
Via Soran, 5
36034 MALO (Vicenza)
Zona: VICENZA E LA PIANURA CENTRALE
Tel. +39 0445/607652
Cell. 338 3452309

E-mail: aitrearchi@alice.it

A Maser, all'Osteria Jodo, per un tavolo regionale delle produzioni de.co

La confereza stampa a convivio di sabato 29 marzo, presso l'Osteria Jodo a Maser, è servita a presentare le iniziative di informazione  del progetto 'Comunicare per Esistere', che si svilupperanno
in aprile e maggio fra Asolo e Maser.
Alla conferenza stampa hanno partecipato la vice sindaco del Comune di Maser, dott.ssa Claudia Benedos, il presidente della Pro Loco Angelo Polloni, il presidente del Comitato Madonna della Salute Claudio Reginato, il sindaco di Grantorto dott.Luciano Gavin, l'Assessore alla Cultura Mauro Marcon , la dott.ssa Paola Franco del Tavolo delle de.co di Vicenza, un gruppo di aziende della filiera agroalimentare e Giovanni Meneghini, editore della rivista Il Gusto Italiano.
L'incontro ha perfezionato anche gli accordi per le partecipazioni incrociate ai diversi eventi d'informazione e l'avvio del percorso de.co per Grantorto e Maser, per la creazione di un tavolo regionale delle de.co stesse.
L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto ha visto confermata la sua funzione di animatrice di processi unitari e di 'sistema'.

Capriolo con polenta di Mais Marano

Capriolo con polenta di Mais Marano

Capriolo con polenta di Mais MaranoIngredienti (per 4 persone):
1 kg di polpa di capriolo
200 gr di straculo di maiale
40 gr di lardo
1cipolla di media grandezza
1 spicchio d’aglio
8 chiodi di garofano
1 bicchiere di olio di oliva
2 bicchieri di vino bianco
la buccia di mezzo limone
Sale e pepe
Pulire la polpa di capriolo dal nervetto e tagliarla a piccoli pezzi. Nel frattempo fare un pesto di cipolla ed aglio e soffriggere con l’olio di oliva. Aggiungere la carne di capriolo con vino Bianco Savardo. Salare e pepare quanto basta. In una padella a parte cucinare per una buona mezz’ora, dopo aver tritato insieme lo straculo, il lardo, la buccia di limone con i chiodi di garofano. Quando la polpa di capriolo è quasi pronta – circa dopo 2 ore – aggiungere l’altro composto e lasciare cuocere insieme il tutto per un’altra mezz’ora. Servire il piatto accompagnato da una crema di mais di Marano. In abbinamento un calice di Cabernet Breganze Riserva Kilò.
Ricetta proposta da:
Hostaria Don Fili – Breganze

BISCOTTI POLENTINI alla farina di mais marano



200 g farina di mais marano
100 g farina 00
1/2 bustina di cremor tartaro (il sito indica lievito) 
mezzo cucchiaino di bicarbonato
60 g zucchero di canna 
90 g burro salato fiandrino
30 g farina di mandorle
6 cucchiai di latte


In una ciotola mettere le farine, lo zucchero, lievito e bicarbonato. Al centro aggiungere il burro fuso e 6 cucchiai di latte, mescolare. Dovreste ottenere un'impasto come quello della pasta frolla (potete farlo anche nel robot da cucina, ma poi dovete dare una mescolata generale con le mani, io ho fatto così).
Stendete l'impasto e tagliate le formine. Disponetele sulla teglia e infornate per 12 minuti circa a 180 gradi, o comunque finché non vedete i bordi dei biscotti dorare.  

Lasciate raffreddare e gustateli, a me piacciono tantissimo.

La ricetta della Polenta con Mais Marano

La Polenta

Ingredienti:
200 g di farina 7/8 g dì sale per litro d'acqua


Preparazione:
Mettere sul fuoco l'acqua, possibilmente su un recipiente di rame; poco prima di bollire, salare e lasciare cadere a pioggia la farina, mescolando energicamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Continuare la cottura per circa 40 45 minuti, a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto. Versarla su un tagliere di legno e lasciarla raffreddare.
Buon Appetito!
polenta fumante

La Farina Mais Marano

Con la farina del Mais Marano si ottiene una polenta morbida e saporita, accompagnabile a una varietà di altri piatti. Per decenni la polenta è stata l'alimento principale della dieta veneta. Inoltre la farina Mais Marano si presta per la preparazione di una varietà di altri piatti.



La farina Mais Marano viene distribuita in comode confezioni in sacchetto di carta da 1 Kg, contraddistinte in modo inequivocabile dal logo del Mais Marano

scatola

mais
pannocchia

venerdì 28 marzo 2014

Marano Vicentino a Maser

Paola Franco partecipa il 29 marzo alla conferenza stampa a convivio che si tiene presso l'Hosteria Jodo di Maser, per la presentazione de 'I Racconti del Buon Evento' fra Asolo e Maser.
Paola Franco (Marano Vicentino) fa parte del Tavolo Provinciale De.Co. della Provincia di Vicenza.
   
Marano Vicentino è comune dell’alta pianura vicentina, confinante con Schio e poco discosto dalla statale che da Vicenza sale fino al Pian delle Fugazze, tra le Piccole Dolomiti e il Pasubio. Il suo territorio vede la confluenza del torrente Leogra, che discende questa valle, nel Timonchio, che nasce invece dall’altopiano del Tretto e versa le sue acque nel Bacchiglione.
Corsi d’acqua naturali e rogge tracciate dai suoi antichi feudatari hanno fatto di Marano un comune d’antica vocazione agricola, come fanno fede ville e fattorie del suo territorio.

 
Il mais Marano
La polenta è uno dei simboli della cucina veneta e questa varietà di mais dalla storia esemplare è quanto di meglio un cuoco possa chiedere per onorare la sua tradizione.
Spetta ad Antonio Fioretti, agronomo da Marano Vicentino, il merito di aver selezionato, circa cent’anni fa un tipo di mais adatto alle terre ghiaiose e asciutte del Leogra. Punto di partenza erano due varietà già acclimatate: come impollinante, il Nostrano, un mais precoce molto diffuso, con pannocchia conica, corta e non molto colorita; come portaseme, il Pignoletto d’Oro, proveniente da Rettorgole di Caldogno, caratterizzato da chicchi vitrei e quasi rossi, dai quali si traeva una farina di qualità superiore.
La varietà risultante, denominata mais Marano, o Maranello, venne riseminata nel podere Fioretti per oltre vent’anni allo scopo di fissarne i caratteri – giusto compromesso tra rusticità e rendimento – e di accrescerne tanto la fertilità quanto la produttività.
La scheda tipologica descrive una pianta di taglia media, alta tra il metro ottanta e i due metri, con stelo esile ma di notevole resistenza al vento, con nodi ravvicinati e foglie numerose. Le pannocchie sono di norma due, ma non di rado fino a cinque, protette da brattee fini e molto aderenti; hanno misure modeste, forma allungata (cm 14-18) quasi cilindrica (circonferenza alla base cm 11-12, all’apice 7-7,5). I chicchi sono tondeggianti e serrati, di un bel colore rosso aranciato, lucidi e a frattura vitrea; sono disposti in file spiralate, destrogire o sinistrogire, ma talvolta anche dritte; danno ottima e abbondante farina con una percentuale di proteine più alta della norma.
Nel complesso il Marano è una varietà dalla resa molto apprezzabile, non tanto in quantità, ma sicuramente in qualità organolettiche, chimiche e molitorie della granella. Negli anni fra le due guerre il mais Marano ebbe notevolissima fortuna in Italia ed anche nel mondo, ma era destino che la sua parabola si esaurisse in tempi altrettanto rapidi di fronte all’avanzata dei cosiddetti mais ‘ibridi’, selezionati privilegiando la resa in quantità. Il confronto tra una pannocchia di Marano e una pannocchia ‘moderna’, l’una metà dell’altra, sembra improponibile, ma l’esito si ribalta a favore della varietà tradizionale quando si scende sul campo della qualità alimentare.
La polenta di mais Marano è tutt’altra cosa e questa è stata la molla che ha convinto pochi agricoltori dell’alto vicentino a ostinarsi nella sua produzione.  La semente in purezza, custodita nella banca del germoplasma dell’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria Strampelli di Lonigo, è servita dopo anni di oblio a ridare impulso alla coltura. In anni recenti è venuta l’istituzione del Consorzio di Tutela Mais Marano, al quale si deve la redazione di un disciplinare di produzione.
Il testo determina innanzitutto la geografia della coltura. La zona tipica ha come fulcro Marano Vicentino e comprende, da ovest a est, Schio, San Vito di Leguzzano, Malo, Torrebelvicino, Valli del Pasubio, Santorso, Piovene Rocchette, Monte di Malo, Zanè, Thiene, Zugliano, Sarcedo, Breganze, Mason, Molvena e Pianezze. Seguono varie specifiche agronomiche tra le quali la raccomandazione di seguire i dettami della cosiddetta «lotta integrata», che prevede il ricorso minimo a prodotti chimici di sintesi dalla fertilizzazione al diserbo.
Quanto al prodotto finale, sono previsti due tipi: la farina di Mais Marano Vicentino e la farina integrale di Mais Marano Vicentino macinata a pietra; per entrambe è prevista la menzione aggiuntiva «proveniente da agricoltura biologica», qualora certificata a norma di legge. A tutela del consumatore il disciplinare prevede anche un periodo di commercializzazione limitato tra settembre e giugno, corrispondente alla migliore conservazione della farina, nonché la numerazione delle confezioni corrispondente alle quantità di prodotto denunciate ogni anno dagli aderenti al consorzio. Gli stimoli per visitare le terre del Mais Marano sono molteplici, a partire dalla Festa della Semina, in aprile, e la Festa della Raccolta a fine settembre-primi di ottobre, occasione per gustarlo con i prodotti tipici della Val Leogra, dalla sopressa ai formaggi, ma anche con il pesce che per l’occasione giunge dalla laguna di Venezia.
Ogni occasione, comunque, è favorevole per farne la conoscenza dal momento che il Gruppo Ristoratori Scledensi, in tutto dodici esercizi, ha preso tra gli impegni statutari quello di proporre sempre in menù polenta di mais Marano, variamente accompagnata, dal baccalà alla vicentina al salmì di lepre, dal coniglio alla valleogrina alle costine di maiale con le verze.