sabato 15 agosto 2015

Due sono i progetti che riguardano Mogliano Veneto e il suo territorio.



La Piazza dell'informazione è una iniziativa di animazione urbana,realizzata in collaborazione con gli operatori commerciali del territorio. Incontri, interviste,degustazioni nell'arco di una giornata, per una comunicazione ritrovata.

Due gli appuntamenti realizzati : in piazza San Pio X e in piazza don Antonio sala a Zerman.

Il secondo progetto riguarda le Vie dei Mulini lungo il fiume Zero, da Zero Branco a Marcon.

Lo sfruttamento delle acque dello Zero permise la costruzione di numerosi mulini sin dal medioevo, alcuni dei quali funzionarono a pale sino agli anni sessanta del Novecento. La maggior parte di queste strutture furono aperte a partire dalla metà del XVI secolo quando, attraverso il canale artificiale di San Marco ed una roggia, fu aumentata la portata del fiume sottraendo grosse quantitativi d'acqua al Sile.

Sappiamo che nel 1678 erano funzionanti lungo il percorso dello Zero otto mulini, per un totale di diciassette ruote. I più antichi erano i mulini "Contarini" di Levada e "Tiveron" di Sant'Alberto, risalenti al Cinquecento. Quindi, scendendo verso la foce, si incontravano il mulino di Sant'Alberto (1667, sempre dei Contarini). Giunti a Zero Branco, si incontrava il mulino dei Grimani (seconda metà del XVII secolo, ricostruito nel 1727). Poi il mulino di Campocroce, il mulino del Terraglio a Mogliano (1663, appartenente al medico Francesco Brachi). A Marcon si trovavano invece il mulino dei Priuli, demolito nell'Ottocento, e il mulino Bonisiolo: già proprietà delle monache di Santa Caterina di Venezia, ha funzionato sino al 1970.

I due progetti verranno presentati nel corso degli Stati Generali della Comunicazione Territoriale che si terranno in Istria dal 18 al 20 settembre

venerdì 14 agosto 2015

I Percorsi della Fede a Zerman : la Chiesa di S.Elena Imperatrice




Il Bar Le Tentazioni  di Zerman (Mogliano) ha ospitato lo stage di informazione della tramissione multimediale L'Italia del Gusto, sotto forma di 'Aperitivo in Piazza Don Antonio Sala.'
Si è trattato di uno degli appuntamenti del progetto La Piazza dell'informazione, 'tracce di filò urbano, per una comunicazione ritrovata. "
L'architetto Prete ha raccontato la storia della Chiesa di S.Elena Imperatrice, per i Percorsi della Fede.

" La sua storia è stata a lungo legata alla pieve di Casale sul Sile, di cui ha costituito una cappella e da cui si affrancò nel 1596. Nel 1804 il vescovo di Treviso Bernardino Marin, C.R.L. le concede il titolo arcipretale. L'edificio ha assunto le forme attuali nel 1895, avendo il parroco don Domenico Scabello affidato all'architetto Giuseppe Segusini l'incarico di progettare una nuova chiesa (1870). L'architetto feltrino, molto attivo nel campo dell'arte sacra, le diede un aspetto spiccatamente neorinascimentale.
Esterno
La facciata si caratterizza per l'ampio pronao abbellito da due colonne ioniche e culminante con un timpano a tutto sesto; al corpo centrale sono affiancate due ali culminanti con due quarti di cerchio. Sulle sommità del timpano e dei quarti sono degli ornamenti in ferro battuto. Sulla facciata sussiste, un affresco della patrona attribuito alla scuola del Veronese, se non al Veronese stesso.
Sagrato
Presso il sagrato, il 10 aprile 1827, fu eretta una colonna romana sulla quale venne posta una statuetta della patrona. Questo spazio era in passato utilizzato come cimitero, al quale è legata una curiosa vicenda: verso la fine del XVI secolo fu teatro di una rissa che vide la morte di un uomo; benché il camposanto fosse stato riconsacrato, per diverso tempo la comunità, molto turbata, non volle seppellirvi i propri morti, tant'è che il vescovo di Treviso, mentre effettuava una visita pastorale, constatò la presenza di alcune bare nascoste nella chiesa, alcune con persone morte da mesi.
Interno
L'opera più pregevole degli interni è sicuramente la pala dell'altar maggiore: una Madonna con Bambino e santi opera di Palma il Vecchio. Sugli altari laterali si hanno, a sinistra, una Madonna del Parto attribuita a Carletto Caliari, figlio del Veronese, e, a destra, un Sant'Antonio di ignoto. Sconosciuti anche gli autori degli altri due dipinti della navata destra, un Martirio di san Sebastiano e una Madonna del Rosario. Nei pressi dell'ingresso è collocata una terracotta smaltata che rappresenta una Madonna con Bambino.

Degni di nota sono anche due stendardi dipinti ad olio su tela. Il primo, di scuola romana, risale al XVI secolo raffigura due Scene della vita di Sant'Elena. Il secondo, di scuola veneziana, è del XVIII secolo, mostra una Madonna con Bambino e san Domenico. Sono presenti altre due pale, della fine del XX secolo, del pittore Oleg Supereko.



martedì 4 agosto 2015

Le Giornate del Buon Evento ad Oderzo : con Donatella Soemi e Renzo Pradal si continua una storia......

Correva l'anno del Signore 1996.
Renzo Pradal, assessore all'agricoltura della Giunta di Oderzo guidata da Bepi Covre, incontra il giornalista sanpolese Rolando Anzanello  e, insieme, lanciano 'Le Giornate del Buon Evento', per dare nuova sostanza e nuove idee alla Antica Fiera della Maddalena.
Amadardo Soemi, noto ed apprezzato operatore commerciale nel settore dell'ortofrutta di Piavon, ha sviluppato con la sua famiglia una attività che serve il mondo della ristorazione e del pubblico esercizio. E' proprio con lui che prende forma l'iniziativa : una serie di appuntamenti a convivio, nel corso dei quali i protagonisti della filiera agroalimentare presentano e 'raccontano' i loro prodotti, con l'intervento ad ogni tappa di giornalisti, uomini di cultura, testimonial.
La 'squadra' si arricchisce ben presto di altre presenze imprenditoriali : i Supermercati Europa, il Consorzio Vini La Marca, l'Oleificio Medio Piave e altri ancora.
Oltre agli appuntamenti a convivio 'Le Giornate del Buon Evento' pubblicano una guida ragionata
delle aziende e dei punti di ristorazione, che viene distribuita gratuitamente tramite le edicole e
i Supermercati Europa. Viene anche realizzato anche un materiale didattico per i bambini che 'racconta' i cibi e suscita gli stimoli per realizzare un percorso di ricerca sull'alimentazione.


Una esperienza indimenticabile, che ha saputo unire gli sforzi del settore pubblico e privato, per realizzare iniziative di informazione utili e non banalmente pubblicitarie.

Venti anni orsono, era tutta un'altra storia.
Oggi siamo persino inflazionati da sagre,mercatini, che propongono una tipicità per lo meno dubbia.
Alcuni dei giornalisti e dei comunicatori di quel tempo (eroico!), stanno sviluppando per la rete dei borghi europei del gusto, il progetto Comunicare per Esistere 2015, un percorso alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.
Uno degli itinerari si snoda lungo il percorso del fiume Monticano
Così, sommessamente, si è giunti a Piavon, dove Donatella Soemi continua con intelligenza e passione l'attività di sempre .
Sono bastate due parole.
Un incontro con giornalisti, ristoratori, comunicatori per riflettere insieme, ne 'Le Giornate del Buon Evento /2 .
Ci sarà anche Renzo Pradal, apprezzato imprenditore , che propone la Birra Agricola e alcuni prodotti nel settore della panificazione.
Ma soprattutto verrà recuperata l'intuizione di allora , di Anzanello Pradal e Amadardo Soemi : il materiale didattico di educazione alimentare (opportunamente aggiornato) verrà donato ai bambini
di Oderzo e dintorni.
L'iniziativa verrà presentata nel corso delle giornate di informazione che si terranno in Istria, in settembre.
Come dire, le buone idee non muoiono mai !