lunedì 26 ottobre 2015

NENELLA IMPIGLIA CURZI AI GIOVEDI' DEL GUSTO IN BRERA L'IMPRENDITRICE OSPITE ALL' APPUNTAMENTO SULLA TRADIZIONE DELLA PASTA MARCHIGIANA

Il penultimo appuntamento dei "Giovedì del Gusto", allo Spazio Elica di Via Pontaccio in Brera a Milano, ha visto come protagonista la pasta marchigiana e la sua gloriosa tradizione.

Prima della degustazione finale delle eccellenze della pasta accompagnate dai vini marchigiani, si è tenuta la conferenza stampa, alla quale ha partecipato come ospite d'eccezione l'imprenditrice e fashion manager Nenella Impiglia Curzi, che ha realizzato la "Scarpetta nel Piatto", un libro omaggio alle Marche e alle persone.

La Curzi ha spiegato che ha dato sfogo alla propria fantasia, scrivendo un'opera suggestiva che fonde il proprio profondo senso di appartenenza al territorio Marchigiano con la tradizione della buona cucina e la moda, citando scherzosamente anche alcuni aneddoti della sua infanzia legati ai sapori della propria Terra.
La "Scarpetta nel Piatto" è un libro dove la valorizzazione del territorio delle Marche ha una forte connotazione e, come quando un'ottima pasta si lascia avvolgere dal sugo di condimento, così il lettore si farà trasportare una pagina dopo l’altra, divorandolo in un boccone!

mercoledì 21 ottobre 2015

I vini de La Callaltella a Italwines Expo Festival



La Società Agricola La Callaltella di San Biagio di Callalta (Tv), dopo la partecipazione alle giornate istriane di Comunicare per Esistere, è presente a ITALWINES EXPO FESTIVAL, la rassegna trevigiana dedicata al mondo del vino, della cultura e del business che si tiene nei giorni del 24-25-26 ottobre 2015 presso il BEST WESTERN PREMIER BHR Treviso Hotel, albergo 4*** stelle situato in posizione strategica tra Padova, Venezia e Treviso.
Le degustazioni enogastronomiche di grande fascino Autoctono e qualità vedranno protagoniste numerose aziende vinicole italiane che stapperanno le migliori bottiglie di vini (fermi, spumanti, barricati e metodo classico) e noti brand del food nazionale che faranno assaporare le tipicità italiane.

L’Azienda La Callaltella nasce nel 1951, come azienda agricola Fratelli Bonetto, e sorge nel cuore della campagna trevigiana. La cantina nata si è evoluta in modo semplice e continuo grazie al lavoro costante e allo spirito di sacrificio di due generazioni.
“Condividendo gli stessi ideali e mantenendoci al passo con le nuove tecnologie, continuiamo a coltivare e a rispettare i nostri vigneti, effettuando trattamenti mirati, selezioniamo e raccogliamo l’uva rigorosamente a mano, perché siamo convinti che solo così possiamo ottenere vini, IGT e DOC, sani e di qualità, che vinifichiamo in modo semplice e tradizionale.Ogni partita di vino partendo dall’uva viene opportunamente controllata in laboratorio ed analizzata più volte. Vi garantiamo che il nostro vino risponde ai requisiti italiani ed europei ed è ottenuto rispettando le procedure di controllo delle varie fasi produttive, dei macchinari, dei recipienti di contenimento, nonché dei locali dove si svolgono le operazioni.”  

mercoledì 14 ottobre 2015

Dalla Tradizione al Futuro - Alla scoperta della Biodiversità agraria con gli Agricoltori Custodi

Si è svolto a Milano presso lo showroom Elica l’appuntamento dei “Giovedì del Gusto” dedicato alla Biodiversità marchigiana. Gli Agricoltori Custodi, più che produttori, veri “filosofi del gusto” e valorosi vigilanti di piccole produzioni da sostenere, hanno accompagnato il pubblico presente alla scoperta di prodotti antichi e spesso dimenticati.
La figura dell’Agricoltore Custode è stata riconosciuta dalla Regione Marche nel 2003 e oggi, in occasione di Expo e anche grazie al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche, è possibile conoscere meglio questo ruolo e, soprattutto, è possibile capire cosa una terra naturalmente ricca e ben coltivata possa offrire in termini di produzione agricola.
Gli Agricoltori Custodi recuperano o tutelano colture ancestrali, più che mai attuali nel gusto, ma soprattutto sane e non geneticamente modificate. Riscoprono sapori antichi e ci insegnano come la terra possa essere davvero generosa e meritevole di rispetto.
Nel corso della serata, grazie ad Andrea Orsini, abbiamo scoperto la Cipolla di Suasa che non è solamente un bulbo mangereccio, ma diventa anche un modo per unire un territorio, due province e due comuni al rilancio di una produzione che sembrava perduta. Essa viene, infatti, maggiormente coltivata nei comuni di Castellone di Suasa e di San Lorenzo in Campo, al di qua e al di là quindi del fiume Cesano.
Nella stessa serata abbiamo incontrato il carciofo di Montelupone, località arroccata sulla cima di un colle a circa 400 m di altitudine. Terreni freschi e profondi senza pendenze di rilievo favoriscono queste colture di cui ci hanno ampiamente raccontato gli Agricoltori Custodi Antonelli e Cipriani.
Al termine la degustazione dei prodotti presentati ha deliziato i palati e fatto scoprire sapori mai provati.