domenica 19 dicembre 2021

I temi della sostenibilità : il sistema di cottura Cuppone 1963

 

 a cura di Gianluigi Pagano


Cuppone1963 aveva partecipato a Trieste ad ESOF2020,Trieste Città Europea della scienza, proponendo una riflessione tecnico-scientifica sui sistemi di cottura del pane e della pizza.

“ Una partecipazione senza dubbio prestigiosa – osserva Renzo Lupatin, presidente della rete Borghi d'Europa-, una conferma dell'impegno dell'azienda

nel settore della ricerca e della innovazione.”

Per uno chef il forno è come per un violinista il suo violino: lo strumento che gli permette di esprimere al meglio la propria creatività. Perciò per tutti ad un certo momento si impone la scelta delle caratteristiche che questo strumento deve avere.

Prendendo in considerazione la tipologia di forni elettrici ed a Gas verifichiamo con uno specialista il tecnico dell’Azienda Cuppone, uno dei leader di mercato da più di trent’anni.

Non esiste il forno migliore in assoluto, ma solo lo strumento più adatto alle specifiche esigenze dello chef. In linea di massima il tipo a gas è più adatto a chi cerca una maggiore economia d’uso e non ha particolari esigenze di cotture “su misura”, ma vuole cotture abbastanza uniformi.

Per quanto ci riguarda abbiamo forni di diverse dimensioni, anche a monocamera sovrapponibile. In questo caso la variabile è data più che altro dalle dimensioni desiderate, oltre che dalla possibilità di dotazione di camino antivento.

Più vario invece il panorama dei forni elettrici, in quanto qui sono disponibili diverse variabili.

In questo caso partiamo da forni di più piccole dimensioni e più semplici, come quelli della serie Giotto, che tuttavia hanno un controllo elettromeccanico che consente di regolare in maniera indipendente la temperatura della camera e della platea, quindi sono usati sia in piccoli esercizi, sia come forno d’appoggio, ad esempio per pizzerie con forno a legna, per cucinare le altre pietanze.

Per chi invece ha maggiori esigenze disponiamo di forni più evoluti, come quelli della serie Tiepolo, monocamera o bicamera con capacità da 4 a 18 pizze. Questi rappresentano un ottimo compromesso tra performance elevate e costi contenuti ed hanno un sistema di controllo elettromeccanico con possibilità di impostare la temperatura della camera e la potenza dei due gruppi di resistenze (cielo/platea) in maniera differenziata.

Se poi si vuole giungere ad un livello di maggiore raffinatezza abbiamo la Serie Donatello, con sistema di controllo digitale che offre, oltre alla possibilità di impostare la temperatura della camera e la potenza dei due gruppi di resistenze (cielo e platea) in maniera differenziata da 0% a 100%, anche la programmazione cotture, l’ avvisatore acustico di fine cottura, l’accensione del forno programmabile o addirittura nella Serie Michelangelo il sistema di controllo Touch Screen e le funzioni PIROLISI, ECONOMY e RECUPERO VELOCE integrate, programmazione cotture, avvisatore acustico di fine cottura, timer settimanale, agenda.

Gli stessi requisiti si hanno anche nella Serie Caravaggio, forni di tipo angolare.

Ma il massimo della versatilità si ha nella serie Leonardo, con moduli monocamera sovrapponibili a controllo digitale, che permettono una grande flessibilità d’utilizzo ed ottimizzazione delle performance. Sono i plus del forno elettrico sovrapponibile digitale LEONARDO dotato di un sistema di controllo touch screen che consente di impostare la temperatura della camera e la potenza dei due gruppi di resistenze (cielo e platea) da 0% a 100% e di programmare le cotture e le accensioni settimanali. Sono inoltre Ideali per la cottura di pizze e focacce, abbinandolo ad un modulo con camera alta dotato di vaporiera consente anche la preparazione di prodotti di panificazione e pasticceria. Una versatilità preziosa per diversificare la produzione e ampliare la clientela. “


venerdì 10 dicembre 2021

NON E’ L’ABITO CHE FA IL MONACO e neppure lo chef… PERO’ GIOVA!

 

Quando entriamo nella cucina di un ristorante, riconosciamo subito lo chef:è quello con il vestito più elegante. Ma poiché egli non è un figurino, ma una persona che deve lavorare duramente, sarà necessario che giacca e pantaloni abbiano particolari requisiti di comodità e funzionalità. Infatti debbono lasciare libertà di movimenti, essere traspiranti e freschi (quando si è davanti al fuoco per ore, questo è un requisito importantissimo!).

E’ forse da queste considerazioni che Luca Martin, uno dei titolari dell’Azienda Konsum Srl di Cornuda, una ditta specializzata nei settori della segnaletica stradale e nella commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e di pulizia industriale, è partito per presentare la sua linea di abbigliamento per cuochi.

Dopo un attento studio ha pensato di proporre

GIACCA DA CUOCO AERATA: unisce alla robustezza e durata del tessuto poli-cotone un design alla moda. Il colletto cross over e la chiusura con bottone nascosto conferiscono alla giacca un aspetto moderno ed elegante. Le caratteristiche includono: una tasca sulla manica a portata di mano, prese d’aria gemelle e MeshAir (tessuto traspirante che permette all’aria di circolare e mantiene freschi ed asciutti) alle ascelle, con maglia aerata per migliorare il flusso d’aria.

GIACCA DA CUOCO EXECUTIVE: si distingue per praticità e stile. Caratteristiche: Piping in contrasto (nella moda, il piping si riferisce ad un tipo di rifinitura su tessuto: di solito è un piccolo rotolo di tessuto), ventilazione sotto le ascelle, tasca sul petto a portata di mano. La finitura anti-crespo assicura un buon look per tutto il giorno ed il tessuto cotton rich offre un comfort duraturo.

GIACCA MESHAIR PRO: utilizza un tessuto leggero e offre una vestibilità moderna e più attillata. Le caratteristiche di questa giacca includono: chiusura anteriore con doppio bottoncino nascosta linguetta sul retro del collo e ampi inserti MeshAir Pro sul retro e sotto le ascelle per una traspirazione eccezionale.

GIACCA MESHAIR PRO JACKET S/: realizzata con inserti aerati MeshAir, offre una soluzione ideale quando fa caldo in cucina. Caratterizzata da bordi evidenziati, chiusura frontale a doppio petto e tasca porta penne. Questa giacca da chef è stata disegnata con particolare attenzione a stile e praticità (65% Poliestere, 35% Cotone 190 g; 100% Poliestere 140 g).

PANTALONI DA CUOCO BROMLEY: in tessuto di cotone di alta qualità, offre la possibilità di essere indossato facilmente, garantendo comodità e freschezza tutto il giorno. Altre caratteristiche: tasca sul fianco, chiusura con zip nascosta ed una cintura interamente elastica con cordoncino.

Sono certo che con questi indumenti diventerebbe una grande chef anche mia madre!

Gianluigi Pagano

martedì 30 novembre 2021

La Via della Pizza a Carbonera

Le Vie della Pizza : la pizza alla romana di Alvise Tomasi e il Busto di Tacchino Arrosto del Salumificio Spader

 




Alvise Tomasi, nume tutelare della Pizzeria La Nostra Pizza di Mignagola di Carbonera, ha sempre partecipato quale partner di informazione alle iniziative di Borghi d'Europa, in particolare alla costruzione del Percorso Internazionale La Via della Pizza.


Alvise propone anche la pizza alla romana

“La pizza alla romana o pizza alla pala o pizza in pala romana è una variante della pizza napoletana che, come ci suggerisce il nome stesso, si trova soprattutto nella cucina laziale e un po' di tutto il Centro Italia sia nei ristoranti che come street food. Il termine "alla pala" deriva dal fatto che questa pizza viene appoggiata su una lunga pala, un attrezzo apposito di legno o di alluminio, che serve per infornare la pizza. Può anche essere preparata e cotta direttamente nella teglia quadrata o rettangolare, un po' come si fa in casa o in alcune pizzerie d'asporto.”


Nel corso dei laboratori proposti da Borghi d'Europa,Alvise ha interpretato la pizza alla romana

con il busto di tacchino arrosto del Salumificio Spader.


“ Per il nostro prodotto – commenta Emanuele Spader-, viene utilizzata soltanto la carne di tacchino maschio di filiera italiana, che garantisce tracciabilità e condizioni di biosicurezza.

A differenza della classica fesa di tacchino,il Busto di tacchino Spader si ottiene dal disosso della corazza e da una attenta mondatura della polpa che se ne ricava, lavorandola poi con sistema artigianale e senza l'utilizzo di conservanti aggiunti. “

Quindi attenta selezione,lenta lavorazione,unicità del gusto che rendono il prodotto adatto al consumo in qualsiasi tipo di alimentazione.


“ L'abbinamento del Busto di tacchino arrosto con la pala romana – osserva Alvise Tomasi,

è particolarmente azzeccato.La pizza alla romana, più alta e senza cornicione, ha una consistenza più croccante e al suo interno è apprezzabile un'intensa alveolatura , assente invece nella pizza napoletana, caratteristica che la rende molto simile a una focaccia. La morbidezza è dunque la qualità trasversale del nostro piatto.”.

mercoledì 10 novembre 2021

Robert pizza, nei percorsi de Le Vie Europee della Pizza ( a Segusino) – La Amatriciana, con il Guanciale del Salumificio Spader

 


 Il secondo appuntamento di Borghi d'Europa da Robert pizza a Segusino, per il

Percorso Internazionale le Vie della Pizza, ha previlegiato una proposta 'altra'.

La fantasia di Robert ha sfornato questa volta, la Pizza Amatriciana : guanciale del Salumificio Spader, pomodoro,mozzarella, cipolla, pomodorini in cottura, grana in cottura,olio piccante.


Il Guanciale all'Amatriciana del Salumificio Spader nasce sottoponendo il guanciale di suino rigorosamente nazionale, dopo una attenta rifilatura per dare a questo la tipica forma a goccia, ad un trattamento di salagione con una miscela di ingredienti e spezie selezionati.

Così dopo un periodo di riposo, il guanciale viene sottoposto ad asciugatura, ad un trattamento di affumicatura naturale e successivamente, a stagionatura, la quale dura non meno di 45 giorni, per far siche le spezie e gli aromi possano penetrare in modo uniforme nel prodotto e per far perdere

allo stesso l'umidità in eccesso. Per questo il Salumificio garantisce un calo finale del prodotto pai ad almeno il 30%.

Il risultato finale è un ingrediente perfetto.



La Pizza Amatriciana di Robert, è stata accompagnata dai vini siciliani di Donna Fugata.

Lo chardonnay La Fuga 2020, colore giallo paglierino brillante, offre un bouquet fragrante con note di frutta tropicale (ananas) e scorze di agrumi (cedro) insieme a delicati sentori di fiori bianchi. In bocca è sapido e fresco grazie ad una piacevole vena acida.


Donnafugata non sarebbe l’azienda che è oggi se Gabriella le avesse dato un altro nome.

  • Il nome Donnafugata fa riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa il Gattopardo. Un nome che significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia di una regina che trovò rifugio in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Una vicenda che ha ispirato il logo aziendale: l’immagine della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia.

  • Un volto che è anche quello di Gabriella Rallo, la “donnafugata” che abbandona il suo lavoro di insegnante per occuparsi a tempo pieno dei vigneti di Contessa Entellina. Una delle prime donne in Sicilia a produrre vino in un settore tipicamente dominato da uomini: una pioniera della viticoltura di qualità al femminile.

martedì 9 novembre 2021

Robert pizza, nei percorsi de Le Vie Europee della Pizza ( a Segusino) – La 'Trevisana', con la Porchetta Trevigiana del Salumificio Spader

 


Robert ha scoperto la passione per il mondo della pizza da giovanissimo, quando, pur frequentando

la scuola, alternava il proprio impegno con la presenza in una pizzeria del territorio.


Così un anno fa, in centro a Segusino, Robert inaugurava la propria attività, spinto dall'orgoglio

di poter intraprendere una strada segnata dall'autonomia imprenditoriale.


Sempre sostenuto dai giovani genitori Mariana e Dan e dal fratello Cristian, Robert, forte delle proprie convinzioni ( Mettiamo il cuore nelle nostre pizze), ha saputo costruire un percorso di successo che lo ha portato a conoscere, presso il Salumificio Spader di Mosnigo, i giornalisti e i comunicatori

di Borghi d'Europa, impegnati a costruire il Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Via della Pizza.


La visita ( rigorosamente in incognito) ci aveva detto che Robert cura la maturazione e la lievitazione dell'impasto, donando il tempo necessario per renderlo adatto alla digeribilità della pizza; l'uso di commenti e guarnizioni d'eccellenza (“ non si specula per qualche centesimo sulla qualità degli ingredienti”), una grande creatività e fantasia nelle proposte.


“Cerchiamo di offrire prodotti di qualità a partire dalle materie prime che selezioniamo con cura e lavoriamo con passione. Da anni siamo nel settore della ristorazione e siamo riusciti ad acquisire un bagaglio di esperienza che ogni giorno riversiamo in ciò che proponiamo ai nostri clienti.

Vieni a trovarci e potrai assaporare non solo le nostre pizze, ma tutto il lavoro che sta dietro alla preparazione di quello che è uno dei prodotti Italiani per eccellenza.”


Il primo appuntamento si è occupato delle pizze 'geolocalizzate'. Robert ha interpretato la Trevisana : pomodoro,mozzarella,radicchio di Treviso e porchetta alla Trevigiana del Salumificio Spader.


Come specialità trevigiana la porchetta nasce solo nel 1919, tenuta a battesimo da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso.

La porchetta trevigiana si presenta come una specie di prosciutto ottenuto da un maiale che abbia meno di un anno, può essere con ossa o disossata, ma sempre a forma cilindrica. Presenta internamente una colorazione bianchiccia, con delle parti in cui è evidente la speziatura, mentre esternamente si presenta dorata.

Un buon bicchiere di prosecco col fondo di Luigi Comarella di Valdobbiadene ha accompagnato

la degustazione.


È molto fragrante, saporita e gustosa e può essere arricchita di altri sapori e, soprattutto negli ultimi tempi, riprendendo la tradizione in auge nel Rinascimento, la cultura e la bravura di numerosi cuochi sa regalare risultati di grande interesse. A soddisfazione dei buongustai ricordiamo che la porchetta non è un alimento grasso, poiché nella fase di cottura i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in leccarde o in speciali vaschette. Una volta pronta, la porchetta va servita fredda e, nonostante sia (deve essere) priva di additivi e conservanti, rimane saporita e fragrante almeno per due settimane se mantenuta in luogo refrigerato.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di inserire Robert nel Percorso

Internazionale Le Vie della Pizza, a conferma che il buon giornalismo sa dare spazio non soltanto

ai soliti noti, ma ai giovani talenti (autentici) della filiera.

https://piccoliinpizza.blogspot.com/2021/11/robert-pizza-nei-percorsi-de-le-vie.html

https://passionedeiterritori.blogspot.com/











Robert pizza, nei percorsi de Le Vie Europee della Pizza ( a Segusino) – La Amatriciana, con il Guanciale del Salumificio Spader



Il secondo appuntamento di Borghi d'Europa da Robert pizza a Segusino, per il

Percorso Internazionale le Vie della Pizza, ha previlegiato una proposta 'altra'.

La fantasia di Robert ha sfornato questa volta, la Pizza Amatriciana : guanciale del Salumificio Spader, pomodoro,mozzarella, cipolla, pomodorini in cottura, grana in cottura,olio piccante.


venerdì 5 novembre 2021

Il re dell’autunno: il Maiale - L'incontro con Emanuele Spader

 





Inizia l’autunno, con le sue giornate nebbiose o, peggio, piovose. Si ritorna in casa e si riscoprono le gioie della tavola, a cui possibilmente riunirsi con la compagnia degli amici. Ovviamente in questa stagione si pensa soprattutto al maiale, re incontrastato soprattutto delle tavole emiliane come la mia.

Ho deciso di sentire su questo argomento il parere di un cultore della cucina e particolarmente delle specialità della salumeria: Emanuele Spader, titolare del Salumificio Spader di Mosnigo della Battaglia (TV).


Mi ha ricevuto gentilmente, come al solito, e, alla mia domanda di illustrarmi le tradizioni legate alla “civiltà del maiale”, non si è fatto pregare e, brandendo una bottiglia di ottimo (come ho avuto modo di verificare ripetutamente) Prosecco col fondo, ha iniziato a raccontare:

In realtà la vera festa gastronomica era l’uccisione del maiale. La fine atroce della povera bestia, contrastava con le cure amorose che aveva ricevuto in vita. Il corpo del maiale ucciso veniva appeso, poi sbollentato con acqua e quindi pelato. Dopo un paio di giorni, di raffreddamento, venivano tagliati prosciutti, lardi e pancette, mentre il grasso veniva messo a bollire in un recipiente per fare lo strutto. La carne migliore veniva impiegata per fare i salami, mentre il secondo taglio era per le salsicce mentre con carni e cotenne si facevano i cotechini e i musetti. Nulla andava sciupato. Naturalmente nella giornata della “Festa del Maiale” e nelle successive venivano mangiati, in memorabili banchetti le parti del maiale che non si potevano conservare, ovvero le frattaglie”

Gli chiesi allora qualche ricetta di questi piatti. Mi consigliò di rivolgermi per questo ad un famoso macellaio di Treviso, che era particolarmente competente (ne aveva…. assaggiato a tavola la competenza!): si trattava di Bruno Bassetto. Gli dissi che lo conoscevo bene, anzi avevo nella mia biblioteca i suoi …gustosi libri: “Fra Tagli e Frattaglie” e “Fra tagli d’Italia dalle corna alla coda”.
Lo salutai e tornai in fretta alla natia Bologna per cimentarmi in cucina. Vi indico la ricetta su cui mi sono cimentato, cogliendo le lodi dei convitati:

Frittatine di Cervella Ripiene

Ingredienti

  • 100 gr. di cervella

  • 100 gr. di fegatini di pollo

  • 3 uova

  • 2 dl. di latte

  • 50 gr. di burro

  • 3 cucchiai di farina

  • besciamella

  • pan grattato,

  • sale, pepe q.b.


Unite le uova alla farina e montate il preparato, aggiungendo il latte a poco a poco, oltre ad un pizzico di sale. Con il composto, preparate delle frittatine in una padella, facendo prima sciogliere ogni volta una noce di burro. Intanto avrete lessato la cervella, insieme ai fegatini, che andrete a saltare nel burro. Volendo, si può legare il tutto con un po’ di besciamella. Con l’impasto ottenuto, riempitele frittatine raffreddate, che richiuderete arrotolandole. Passatele nell’olio e nel pangrattato e friggetele.


Fegato di Maiale al Forno

Ingredienti

  • 750 gr. di fegato di maiale in un pezzo solo

  • rete di maiale

  • salvia

  • alloro

  • rosmarino

  • spezie miste per arrosto

  • pangrattato

  • olio d’oliva extravergine

  • 60 gr. di burro

  • vino bianco

  • sale, pepe q.b.




La rete di maiale va immersa in acqua calda per ammorbidirla. A questo punto tritate la salvia, l’alloro, il rosmarino, assieme alle spezie per arrosto. Aggiungete del pepe in abbondanza. Attenzione: niente sale per il momento, altrimenti il fegato si indurisce mentre si cuoce. A questo punto il composto speziato va cosparso sul fegato che si passa poi nel pangrattato. Il fegato va avvolto nella rete debitamente sgocciolata. Ora mettete il pezzo unico in una teglia, irrorate di olio e adagiateli tutt’intorno dei fiocchi di burro. E’ pronto per essere messo in forno, dove sarà cotto a circa 180° per 40 minuti. Ogni tanto bagnatelo con del vino bianco. Una volta terminata la cottura è ora di salare, tagliare a fette il fegato e fare riposare il tutto nel forno spento, ma ancora caldo.

(ricette tratte da “Fra Tagli e Frattaglie” di Bruno Bassetto)

Prossimamente vi parlerò delle successive degustazioni di specialità di maiale.

https://comunicareperesistere.blogspot.com/2021/11/il-re-dellautunno-il-maiale-lincontro.html

https://piaveinforma.blogspot.com/2021/11/il-re-dellautunno-il-maiale-lincontro.html

https://gustosette.blogspot.com/2021/11/il-re-dellautunno-il-maiale-lincontro.html

https://palatifinie.blogspot.com/2021/11/il-re-dellautunno-il-maiale-lincontro.html


mercoledì 3 novembre 2021

La Via di San Martino e le eccellenze per i pellegrini del gusto - Dal vino di Moro Sergio a Farra di Soligo, alla porchetta arrosta del Salumificio Spader

 



Nell'aprile del 2019 la rete Borghi d'Europa presentò nella sede di Milano del Parlamento Europeo

il progetto dei Percorsi Internazionali. Fra questi, i Percorsi della Fede.

Nel 2020, all'interno dell'itinerario del progetto 'L'Europa della scienza e della cultura' (patrocinato dalla IAI-Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), ha preso forma il Percorso della Via di S.Martino.


San Martino di Tours è uno dei santi cristiani più noti e riconoscibili e viene venerato dal IV secolo. Era il vescovo di Tours, e il suo santuario in Gallia/Francia era la meta di un pellegrinaggio importante nell’alto medioevo quanto quello a Roma, prima di diventare un famoso punto di sosta per i pellegrini diretti verso Compostela. Per tutta la sua vita il santo ha sempre viaggiato in Europa, lasciando un’impronta significativa nella nostra memoria collettiva.


La Via Sancti Martini collega varie città europee importanti per la vita di San Martino e altre caratterizzate dal patrimonio architettonico legato al suo culto, con migliaia di monumenti dedicati al santo, ivi comprese quattordici cattedrali! Questi siti vantano anche un patrimonio immateriale che sopravvive sotto forma di leggende, tradizioni e folklore.


Il viaggiatore può seguire gli itinerari collegati a episodi della vita del santo, al suo culto o al folklore. Questa varietà di itinerari, che copre oltre 5000 km attraverso tutta l’Europa, è nota con il nome di Via Sancti Martini. Da segnalare, in particolare: 1) l’itinerario che collega Szombathely (Ungheria), luogo di nascita del Santo, a Tours (Francia), dove si trova la sua tomba, tramite Pavia (Italia), luogo della sua infanzia e 2) l’itinerario che collega Tours, dove è stato vescovo, con Worms (Germania), dove lasciò l’esercito Romano e Treviri (Germania), dove incontrò l’imperatore romano. Tuttavia, questo itinerario è collegato anche a molteplici siti culturali di grande interesse, lungo una via che attraversa l’Austria e la Slovacchia, fino ad arrivare a Szombathely. Altri itinerari portano a Utrecht in Olanda o Saragozza in Spagna. Nel complesso, gli itinerari di San Martino coprono più di 10 paesi europei!


Borghi d'Europa ha scelto alcune 'tappe' lungo la Via di San Martino : Momiano d'Istria (comune di Buje,Croazia), con la sua Chiesa e il vino moscato; il borgo di Smartno (comune di Brda,Slovenia);

San Floriano del Collio (Gorizia) ; Rio San Martino (Scorzè, nel veneziano); la Val Bregaglia (Grigioni, Svizzera), con la Chiesa Riformata di San Martino a Bondo ; Val Masino (Valtellina). Szombathely (pronuncia ungherese [ˈsombɒthɛj]) (in latino: Savaria o Sabaria o Sabatia; in tedesco: Steinamanger; in croato Sambotel; in slovacco Kamenec; in serbo Sombathelj oppure Coмбатхељ) è la città più antica dell'Ungheria, capoluogo della provincia di Vas.


La città si trova nella zona geografica dell'Alpokalja, a metà strada fra i Monti Kőszeg e il fiume Rába, è attraversata dai fiumi Perint e Gyöngyös, che confluiscono appunto nella Rába pochi chilometri a sud-ovest della città. Dista meno di 100 km dal lago Balaton e circa 10 chilometri dal confine austriaco.


La città fu un centro di accoglienza e propagazione del Cristianesimo, diede anche i natali a San Martino di Tours nel 316.f



L'incontro del 2021 si svolge quest'anno nelle Terre del Piave : la prima tappa a Col San Martino

(comune di Farra di Soligo), presso l'azienda agricola Moro Sergio per una riflessione sui vini col fondo (Percorso Internazionale Eurovinum,Il Paesaggio della vite e del vino), l'altra, per degustare la porchetta arrosto del Salumificio Spader.


venerdì 17 settembre 2021

Turismo sostenibile in Croazia

  





In Croazia, lo sviluppo del turismo sostenibile implica innanzitutto una pianificazione territoriale con responsabilità e qualità che ponga l'accento sui valori culturali locali. Di conseguenza, i nuovi investimenti richiedono la necessaria conservazione delle risorse non rinnovabili. In questo senso, l'offerta armonizzata con i principi della sostenibilità dovrebbe collocare un'offerta turistica  che soddisfi i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro.

Il concetto di sviluppo della strategia di sviluppo turistico croato si basa sul miglioramento della protezione ambientale, sulla conservazione della qualità delle risorse naturali e sulla gestione responsabile e sostenibile dello sviluppo dell'offerta turistica, sia nell'offerta ricettiva che nello sviluppo di prodotti e contenuti turistici specifici.

Il continuo impegno nel portare il turismo verso un futuro sostenibile con lo scopo di preservare il patrimonio e l'ambiente delle destinazioni per le generazioni future.

L'obiettivo economico della Croazia come una destinazione turistica è la sostenibilità del mercato a lungo termine, il che significa la capacità di tutti coloro che svolgono attività nel campo del turismo di  progettare, produrre e commercializzare prodotti e servizi le cui qualità di prezzo e non rappresentano un insieme di vantaggi più attraente di quelli offerti dall'ambiente di riferimento.

La strategia per il futuro del turismo Croato  è creare le condizioni per un   turismo durante tutto l'anno con l'aumento della qualità, dello sviluppo di nuovi prodotti e infrastrutture e una  gestione responsabile e sostenibile

Il nostro obiettivo in Croazia è destagionalizzare la stagione turistica che consenta la redistribuzione dei flussi su periodi  diversi o più lunghi, perché la stagionalità è un grosso problema del turismo, ma l'estensione deve essere sostenibile. La pandemia di Covid può essere un'opportunitàn per la ripresa , per quanto difficile, per cambiare il concetto di turismo,  abbiamo bisogno di nuovi prodotti turistici  e alloggi di qualità,  sviluppare l'offerta  turistica per tutto l'anno, perché questa crisi ha dimostrato quanto sia pericoloso fare affidamento solo su il sole e la costa. Oltre al turismo balneare e culturale, puntare su nuove offerte come il turismo naturalistico che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree rurali. 

 

Il Ministero del Turismo e dello Sport ha lanciato una nuova strategia per lo sviluppo del turismo sostenibile fino al 2030.

Il nuovo programma si concentrerà sulla sostenibilità turistica delle destinazioni strategiche e sulla valorizzazione di nuove mete e nuovi prodotti, per accrescere il benessere economico, sociale e sostenibile. La strategia dovrebbe rispondere alle sfide di allungare la stagione e ampliare l'offerta turistica al di fuori dei mesi estivi,  anche in termini ambientali  verso le aree turistiche meno sviluppate, in particolare le destinazioni nella zona continentale. Il progetto è in linea con il Programma del Governo della Repubblica di Croazia 2020-2024 e con la strategia nazionale di sviluppo fino al 2030. Per la prima volta dall'indipendenza della Croazia, oltre alla strategia per il turismo sostenibile, si prepara anche la valutazione strategica dell'impatto ambientale. Va sottolineato in particolare il fatto che abbiamo fornito fondi europei con i quali possiamo indirizzare strategicamente lo sviluppo del turismo. Abbiamo offerto l'opportunità di investire nel turismo che desideriamo cioè sostenibile, tutto l'anno. I fondi del Piano Nazionale di recupero e resilienza saranno concentrati sulla soluzione delle sfide che affrontiamo nella zona costiera in estate, ma incoraggeranno anche lo sviluppo di forme di turismo tutto l'anno in tutta la Croazia. Il fatto che nel prossimo esercizio finanziario dell'UE, sia nel Piano Nazionale che in alcuni programmi operativi, saremo responsabili dello stanziamento dei fondi, è un grande obbligo, ma anche un'opportunità per definire le priorità insieme al settore e cercare di risolvere sfide di vecchia data – ha affermato il ministro del Turismo e dello Sport, Nikolina Brnjac


L'Ente Nazionale Croato per il Turismo come guida del progetto o partner partecipa al piano di sviluppo regionale (INTERREG) finanziati da fondi UE, ad es. EDEN - Destinazioni europee di eccellenza, MEDCYCLETOUR, PANORAMED / SMARTMED, FOST INNO

Esempi di gestione delle destinazioni turistiche con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità del turismo

Dubrovnik - un gran numero di crocieristi

Misure adottate:

·                 Progetto Rispetta la Città - una serie di attività finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla gestione della destinazione

·                 È possibile monitorare il numero di persone che si trovano nel centro storico durante i periodi di grande affluenza di turisti/persone (https://www.dubrovnik-visitors.hr/prediction) e prevedere il carico in futuro

·                 Numero limitato delle crociere in un giorno - Cruise Lines International Association (CLIA) e la città di Dubrovnik hanno firmato un accordo di cooperazione e hanno concordato un'azione congiunta sulla conservazione e la protezione del patrimonio culturale di Dubrovnik attraverso una gestione responsabile del turismo per rendere Dubrovnik un esempio di turismo sostenibile in Adriatico e non solo

·                 Per il 2021 è previsto un limite massimo di 4.000 crocieristi contemporaneamente nel centro storico

·                 Applicazione che offre ai turisti in modo proattivo attrazioni e programmi alternativi fuori dal centro città nell'area della città di Dubrovnik

·                 Sviluppo di soluzioni smart city - car sharing, sistemi di parcheggio intelligenti

·                 Risultati: significativamente riducendo di grandi folle nella città vecchia  cambia la percezione di Dubrovnik nei media mondiali, non è più nelle liste delle destinazioni sovraccaricate dal turismo

 

Laghi di Plitvice - il numero giornaliero di visitatori ha superato le capacità consentite del Parco Nazionale

Misure adottate:

·       Si possono acquistare via internet, prima dell'arrivo, i biglietti per il Parco Nazionale.  I visitatori devono scegliere la data, la data del tour el parco, questo consente di limitare il numero giornaliero di ospiti e di gestire i visitatori programmandoli in base all'orario del giorno.

 

 

 

 

 

 

 

Ente Nazionale Croato per il Turismo - Via Leopardi 19 – 20123 Milano

Tel. 02 86454443 – info@enteturismocroato.it –  https://croatia.hr/it-IT

https://www.safestayincroatia.hr/it


sabato 3 luglio 2021

L'Europa delle scienze e della cultura a Milano : la prima settimana





 Sono iniziate a Milano le giornate di informazione che Borghi d'Europa promuove per presentare

i territori che compongono la trama del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocini :

IAI-Iniziativa Adriatico Jonica ; Ente Friuli nel Mondo e Associazione per gli Italiani nel Mondo).


Tre sono i percorsi proposti :

  • il Friuli Venezia Giulia a Milano ( in collaborazione con l'Osteria della Stazione l'Originale di Gunnar Cautero ;

  • la presentazione degli otto Paesi Europei e delle otto regioni italiane della Regione Adriatico Jonica ;

  • la presentazione di luoghi, persone di Milano e della Lombardia.


Nella prima settimana all'Osteria della Stazione l'Originale sono stati ospitati i vini del Collio

( Korsic Wines di San Floriano del Collio e Villa Vasi di Tina e Gianluca Pelizzon di Gorizia).





Le iniziative in Calabria sono state ripercorse a Milano, con l'intervento di Sbunda,Panini di Calabria, che ha suggerito un percorso del gusto con aziende della filiera agroalimentare (oltre dieci le eccellenze degustate e raccontate).


I giornalisti di Borghi d'Europa hanno poi proposto i vini dell'OltrePò Pavese di Defilippi-Cantine i Gessi della località Oliva-Gessi, rinomata per la qualità dei vini bianchi da Riesling Renano e per le varie declinazioni di Pinot Nero.