2007 dalla collaborazione fra La Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del
Consiglio d'Europa, e la Rete di Informazione L'Italia del Gusto, con lo scopo
di valorizzare e promuovere la conoscenza, lo sviluppo e la diffusione delle
culture locali in tutte le loro espressioni.
Il progetto intendeva unire e collegare borghi e territori europei poco
conosciuti e valorizzati, per creare una rete di scambi culturali e istituzionali
di ampio respiro.
In particolare, mirava alla salvaguardia di quelle terre di cui normalmente
non si parla nelle pagine dei giornali, dei territori e dei borghi meno conosciuti
in Italia e in Europa. Il progetto è finalizzato ad ‘informare chi informa’ e prevede
l’intervento di delegazioni di giornalisti e comunicatori nei territori della rete.
Borghi d'Europa promuove un circuito nazionale di borghi e territori
(Aquositas,Le Vie d’Acqua), profondamente segnati nella storia e nell’ambiente
dalla presenza di un elemento comune: l’acqua.
Il circuito organizza e promuove dei percorsi internazionali d’informazione
per mettere a confronto idee, iniziative, progetti,capaci di seguire il filo logico
della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei
territori di riferimento.
I territori scelti : Borghi di lago : Carinzia (Austria) ,Verbano (Piemonte),Canton Ticino ;
i borghi di mare : Riviera Romagnola (Comacchio), Istria slovena (Isola),
Istria croata (Cittanova), Fossacesia (Chieti-Abruzzo), la Laguna di Marano (Friuli
Venezia Giulia) ;
i borghi di fiume : la Piave (Veneto), Il Natisone (Valli del Natisone),
il Canton Ticino e la Valposchiavo, il Fiume Stella (Friuli Venezia Giulia), Sillian
(Ost Tirol, fiume Drava), il Delta del Po (Argenta).
La presentazione del Percorso Aquositas avviene alla Osteria Manareta, a Candelù (Maserada sul Piave).
Guido Facchin, in un bel libro di storia locale, ricorda la figura di Giuseppe Voltarel detto ‘manareta’ (piccola manera,ovvero piccola ascia), nato a Candelù nel 1892. “Dopo la caduta
di Caporetto del 24 ottobre 1917 e la ritirata sulla linea del Piave e del Grappa, l’esercito
resiste e respinge i tentativi di superare il fiume.Voltarel, con l'8° Reggimento Bersaglieri
della XXIII divisione (Gen. Fara) si trova schierato di fronte a Candelù. Lo comanda il
Colonnello Alessandro Pirzio Biroli. Il comando della VI Brigata Bersaglieri viene
alloggiato proprio nella casa di Voltarel. Biroli lo investe di una preziosa e pericolosa
missione: andare oltre le linee nemiche, osservare, ascoltare e riferire. Giuseppe è abile nei movimenti, gli viene richiesto anche di accompagnare plotoni e compagnie negli
spostamenti tattici, guida perfino Emanuele Filiberto, Duca D’Aosta comandante in capo
della III armata; entra nella leggenda dei Caimani del Piave.Nel dopoguerra apre un’osteria
con annessa rivendita alimentari, si fa una famiglia, diventa padre otto volte. “
Così quando quindici anni orsono Roberta e Michele Carisi prendono in mano i destini
della Osteria di Candelù, la chiamano ‘Manareta’, riportandone la storia anche nella
porta a vetri del locale. Osteria informale, fin nell’arredamento, sobrio ma elegante, ma fortemente simbolico. I sassi del Piave, le lampade e gli inserti in metallo che sembra arrugginito, i tavoli semplici e lineari…..
Tutto sembra rinviare ad uno spazio ‘aperto’, che continua nelle golene della Piave….
Il servizio è ispirato all’essenzialità, cortese, mai untuoso."
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