venerdì 30 settembre 2016

Una ricetta particolare
Si parla sempre di ‘lumache’, ma la correttezza scientifica richiederebbe la correzione in ‘chiocciole’: le prime non hanno né guscio né alcun interesse gastronomico; le seconde, della specie Helix pomatia, sono quelle delizie gastronomiche che i francesi chiamano ‘escargots’, dicono di raccogliere in vigna e preparano ‘alla borgognona’, cuocendole in acqua e vino bianco, per poi servirle con burro aromatizzato allo scalogno.  Dal punto di vista nutrizionale la carne di questi molluschi gasteropodi ha buon livello di proteine (13%) e contenuto di grassi molto limitato (1,7%). La raccolta è ubiquitaria nelle regioni centro-settentrionali di clima fresco. Celebri ‘città delle lumache’ sono Cherasco in Piemonte e Bobbio in Emilia, ma lungo tutta l’asta del Po si registra una notevole tradizione di raccolta e gastronomia. In Lombardia, per esempio, le lumache si preparano trifolate, con burro, aglio e prezzemolo, accompagnate da polenta fresca di paiolo, ma anche fritta. Piuttosto diffuso è l’allevamento (elicicoltura), che riguarda per tre quarti la specie Helix aspersa, più produttiva, e consente di disporre di prodotto per così dire pronto all’uso, evitando la laboriosa pratica di spurgo dei molluschi e la bollitura.
La Lumaca reggina
Incastonata tra ettari di distese di arance e bergamotti e a qualche chilometro dal suggestivo scenario dello Stretto di Messina nasce “LA LUMACA REGGINA”, che con una superficie di circa 10.000mq e i suoi 51 recinti realizzati in campo aperto grazie alle favorevoli condizioni climatiche di cui gode il nostro territorio si pone tra gli allevamenti elicicoli più grandi d'Italia. Essa nasce dal grande impegno e infinita determinazione di due amici Filippo e Carmelo, incontratasi poi con l'esperienza nel settore agricolo di Santo e Antonio un mix perfetto per la realizzazione di un sogno divenuto prima progetto e qualche mese dopo realtà. Spinti da una profonda quanto innata passione per la Terra hanno rivolto lo sguardo verso l'affascinante mondo dell' Elicicoltura, decidendo di entrare in un mercato che negli ultimi anni ha registrato dei notevoli incrementi di domanda/offerta. Impegno, determinazione ed esperienza nel settore agricolo hanno permesso di realizzare il progetto, mettendo su' secondo il sistema di allevamento all'aperto il più grande allevamento elicicolo presente in Calabria con i suoi 51 recinti disposti su una superficie di 10000 mq incastonati tra ettari di distese di arance e bergamotti, a qualche chilometro di distanza dal suggestivo scenario dallo stretto di Messina. L’impianto è dotato di strutture e dispositivi che rispondono alle più recenti innovazioni tecnologiche mantenendo però sempre alta l'attenzione sulle caratteristiche qualitative del prodotto. Dettagli di progettazione e di gestione  consentono di condurre l'intero ciclo all'interno dei recinti all'interno dei quali viene fornito  alle chiocciole il necessario apporto nutrizionale con la somministrazione di ortaggi scrupolosamente scelti con la consulenza collaborativa di dottori alimentaristi e veterinari le scelte sono frutto di accurate ricerche scientifiche. Il processo di raccolta viene effettuato esclusivamente a mano.
La spurgatura e la successiva conservazione nelle celle frigorifere avviene in ambiente ad umidità e temperatura controllata che, impedendo ogni possibile sbalzo, garantisce un perfetto equilibrio di conservazione della qualità del prodotto.
E' così che il frutto di un processo produttivo semplice e controllato permette a La Lumaca Reggina di ottenere la soddisfazione e la qualità che ogni cliente richiede e che ritrova in tavola.

Lumache fritte
Le lumache fritte si preparano lasciando spurgare le lumache prima di lessarle in acqua bollente, al termine verranno eliminati i gusci e si passeranno le lumache prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato per friggerle infine nell'olio bollente e servirle subito in tavola.
Ingredienti
500 g Lumaca Calabrese
q.b. Olio per friggere
q.b. Farina
2 Uovo
q.b. Sale
q.b. Pepe
q.b. Pangrattato
 Preparazione
Per cucinare correttamente le lumache bisogna prima bagnarle in modo che tutte tirino fuori le cornicine dopodiché occorre lavarle in modo accurato semplicemente con acqua ed un pizzico di sale in modo da pulirle dalla bava…Quando la schiuma (che altro non è che la bava) sarà finita o quasi, si passa ad un ulteriore risciacquo sotto l'acqua corrente. Lessare le lumache in abbondante acqua bollente per almeno un'ora. Al termine privarle del guscio mentre sono ancora calde, infarinarle e passarle poi nelle uova sbattute con sale e pepe e successivamente nel pane grattugiato.  Friggere le lumache in abbondante olio bollente e servire subito in tavola.


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