Il Meschio e la sua
storia
E’ iniziato il 14 agosto un periodo di manifestazioni e
iniziative nell'area delle Prealpi Trevigiane, a Vittorio Veneto in
particolare. La trasmissione multimediale l'Italia del Gusto dedica a questo
territorio almeno quattro puntate, con soste e visite gustose dei giornalisti e
dei comunicatori.
Il progetto Comunicare per Esistere tocca dunque, dopo il Cansiglio, anche Vittorio Veneto.
Il primo itinerario, per l'Azione Aquositas (circuito delle Terre d'Acqua), si è occupato del percorso del fiume Meschio.
IL MESCHIO ( da http://www.turismovittorioveneto.gov.it/Vittorio/Citta/ambiente/meschio.html)
Il progetto Comunicare per Esistere tocca dunque, dopo il Cansiglio, anche Vittorio Veneto.
Il primo itinerario, per l'Azione Aquositas (circuito delle Terre d'Acqua), si è occupato del percorso del fiume Meschio.
IL MESCHIO ( da http://www.turismovittorioveneto.gov.it/Vittorio/Citta/ambiente/meschio.html)
Il Meschio
nasce alle pendici del M.te Visentin a Savassa Alta, frazione di Vittorio
Veneto, entra a S.Giustina e attraversa Serravalle nei pressi del vecchio
ospedale dove con i suoi caratteristici "meschet", canali provenienti
dal corso principale, attraversano tutto il territorio comunale.
La sorgente di origine carsica è costituita da un bacino, chiamato "brent" localizzato a 220m di quota.
Sul fondo del "brent" ha inizio una condotta che risale la montagna ed è investita da una corrente d'acqua di notevole portata.
L'acqua ha la caratteristica di mantenere la sua temperatura di 12°C costante in ogni stagione. Lasciata la sorgente parte dell'acqua è destinata agli acquedotti, parte scende per una ripida scarpata per raggiungere poi il lago di Negrisiola.
Il corso del Meschio si conclude dopo aver attraversato i comuni di Colle Umberto e Cordignano nei pressi di Ponte della Muda dove confluisse nel Livenza. Il fiume ha in gran parte perso la sua funzione industriale, una riflessione sul ruolo del fiume potrebbe prevedere accanto alla preziosa pista ciclabile, una ridefinizione delle svariate opere idrauliche, in parte in disuso, che si trovano lungo il suo corso. La presenza di grosse derivazioni, scavalcamenti, sbarramenti, salti d’acqua sono d’ostacolo sia al passaggio dei pesci sia ad un diverso utilizzo del fiume. Queste opere opportunamente recuperate e\o eliminate potrebbero permettere di ridurre le perdite di un bene così importante come l’acqua, consentire un recupero a fini ecologici e un ulteriore impiego del fiume a fini turistico-ricretativi e sportivi come per esempio il “rafting” sport all’aria aperta che permette di vivere intensamente il fiume come si può osservare in molte realtà cittadine del nord Italia. Il giornalista enogastronomico PalatoAnarchico parteciperà alle diverse tappe raccontando con la spontaneità e l’imparzialità tutti gli aspetti positivi o negativi che siano.
La sorgente di origine carsica è costituita da un bacino, chiamato "brent" localizzato a 220m di quota.
Sul fondo del "brent" ha inizio una condotta che risale la montagna ed è investita da una corrente d'acqua di notevole portata.
L'acqua ha la caratteristica di mantenere la sua temperatura di 12°C costante in ogni stagione. Lasciata la sorgente parte dell'acqua è destinata agli acquedotti, parte scende per una ripida scarpata per raggiungere poi il lago di Negrisiola.
Il corso del Meschio si conclude dopo aver attraversato i comuni di Colle Umberto e Cordignano nei pressi di Ponte della Muda dove confluisse nel Livenza. Il fiume ha in gran parte perso la sua funzione industriale, una riflessione sul ruolo del fiume potrebbe prevedere accanto alla preziosa pista ciclabile, una ridefinizione delle svariate opere idrauliche, in parte in disuso, che si trovano lungo il suo corso. La presenza di grosse derivazioni, scavalcamenti, sbarramenti, salti d’acqua sono d’ostacolo sia al passaggio dei pesci sia ad un diverso utilizzo del fiume. Queste opere opportunamente recuperate e\o eliminate potrebbero permettere di ridurre le perdite di un bene così importante come l’acqua, consentire un recupero a fini ecologici e un ulteriore impiego del fiume a fini turistico-ricretativi e sportivi come per esempio il “rafting” sport all’aria aperta che permette di vivere intensamente il fiume come si può osservare in molte realtà cittadine del nord Italia. Il giornalista enogastronomico PalatoAnarchico parteciperà alle diverse tappe raccontando con la spontaneità e l’imparzialità tutti gli aspetti positivi o negativi che siano.
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