Altri cenni su
MORRO D’ALBA
Nel Palazzo della Residenza Comunale di Morro d'Alba,
costruito nel Settecento, ampliato e modificato all'inizio del Novecento, sono
oggi conservate varie opere, tra cui una pala d'altare di Claudio Ridolfi,
pittore di origine veneta, ma attivo soprattutto nelle Marche, raffigurante
"L'Incoronazione della Vergine e Santi" e una tela del XVII secolo
raffigurante San Michele Arcangelo, un tempo tutte collocate all'interno di
chiesette locali. Anche nella Chiesa Parrocchiale di San Gaudenzio, situata
all'interno della cinta muraria e ultimata negli anni '70 del Settecento, sono
conservate alcune interessanti opere; tra queste una "Crocifissione con
Santi" di Ercole Ramazzani (1596) e una tela del romano Silvio Galimberti
(1922) in cui San Michele Arcangelo, protettore del paese, in posizione
centrale con, ai lati, San Rocco, San Francesco, San Filippo e San Maurizio.
Quella della SS. Annunziata, oggi non più officiata, è stata
eretta nel 1670 e conosciuta anche col nome di Santa Teleucania. Una accurata
ristrutturazione, completata nel 1997, ha destinato la sala superiore, un tempo
dedicata al culto, ad auditorium e sala congressi, mentre i sotterranei sono
stati riadattati per ospitare mostre ed esposizioni.
Da non perdere, a Morro d'Alba, anche il Museo
"Utensilia", ora situato nei sotterranei del
Castello. Questo museo della cultura mezzadrile ospita in
otto sale una raccolta ragionata di oggetti di lavoro tradizionali, testimoni
dell'autosufficienza della civiltà contadina. Aratri, telai, vagli, carri,
botti, scale, falci, torchi e altri strumenti venivano costruiti nelle lunghe
sere invernali dalle famiglie contadine, che ricorrevano all'aiuto del fabbro
per le sole parti metalliche.
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