LE ARCHITETTTURE
RELIGIONE A MORRO D’ALBA
Parrocchiale di
San Gaudenzio
La chiesa principale, che reca la data 1763 iscritta sul
portale, sorge quasi a ridosso delle mura castellane ed è lambita dal
camminamento detto “la Scarpa”.
Il grande edificio è l’elemento architettonico più
importante del nucleo fortificato: un bell’esempio di architettura religiosa
marchigiana della seconda metà del Settecento e definisce in modo
significativo, contrapposta al Palazzo Comunale, la piazza interna del
castello.
L’interno è a croce latina con un’unica navata, nel
transetto e nelle cappelle laterali si trovano altari tutti diversi, riccamente
decorati con colonne, stucchi, pitture e statue; nell’abside, in una nicchia
coronata da stucchi e dorature, trova posto un trono ligneo dorato con
l’immagine della “Madonna del Soccorso” (inizio XVIII sec.).
Sulla parete di fondo, al disopra dell’ingresso, si trova il
ballatoio con parapetto modanato in legno dipinto su cui troneggia un
bellissimo organo di fine XVIII secolo.
Fra le opere presenti, si può ammirare, nel primo altare di
destra, una tela firmata dall’artista arceviese Ercole Ramazzani “Crocifissione
con Santi” (1596).
Nell’altare del transetto destro, sopra una nicchia con
Crocifisso, è presente una tela mobile di Silvio Galimberti, importante pittore
romano: “San Michele Arcangelo” fra altri Santi (1922).
Sotto lo stesso altare è stata collocata, nel 1985 (dopo la
ristrutturazione della chiesa della SS. Annunziata), l’urna contenente il corpo
di “Santa Teleucania” (sec. XIX), l’epigrafe tombale in marmo e il paliotto che
nascondeva il corpo nell’altare della chiesa precedente.
Altre opere presenti: “San Gaudenzio” e “Ultima Cena”, due
tele di ignoti artisti locali (sec. XVIII) e due pale del già citato S.
Galimberti: un “Sacro Cuore di Gesù” (1918) e una “Immacolata Concezione” (1922
circa) fra San Gabriele dell’Addolorata, San Luigi Gonzaga e San Tarcisio.
Presso il Fonte Battesimale: “Battesimo di Gesù” (1940),
copia della celebre opera di Andrea “Verrocchio” con la collaborazione di suoi
allievi, fra cui Leonardo da Vinci, eseguita da Ciro Pavisa da Mombaroccio.
Auditorium SS.
Annunziata
Della Chiesa della SS. Annunziata, edificata all’esterno
della cinta muraria, non si conosce la data esatta della sua edificazione, ma
era sicuramente ultimata il 4 maggio 1670 quando vi venne celebrata la prima
messa. Nell’ultimo periodo è stata meglio conosciuta come Chiesa di “Santa
Teleucania” dopo che, dal 1836, custodì il corpo della Santa che divenne
oggetto di culto e che veniva esposto ai fedeli solo in occasione della sua
festa (4 settembre).
Scemato il fervore mistico, inutilizzata e caduta ormai in
degrado, nel 1997 il Comune, proprietario dell’immobile, dopo la sconsacrazione
ha inteso promuovere il riuso del complesso, finalizzandolo ad un utilizzo
socio-culturale per convegni, concerti e mostre. In particolare, l’ambiente in
precedenza dedicato al culto è stato adibito ad Auditorium-Sala Congressi,
mentre i locali sottostanti sono stati allestiti come Centro Espositivo.
Al suo interno è esposta la pala raffigurante
l’“Annunciazione” con San Giuseppe e Sant’Antonio da Padova (sec. XVIII) e
altre due tele: “Visitazione” (sec. XVII) e “San Giovanni Battista e
Sant’Antonio” (sec. XVIII), tutte opere di autori ignoti.
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