LA CANTINA MANCINELLI A MORRO D’ALBA
Nessun dubbio che il principale interprete del vitigno e del vino Lacrima di Morro d’Alba sia Stefano Mancinelli, titolare della azienda, che in 25 anni di lavoro ha prima salvato questa uva particolarissima dall’oblio (il Lacrima si chiama così perché a piena maturazione tende a spaccarsi, a ‘lacrimare’, ciò comportando non pochi problemi in cantina), e poi ha affermato il vino che se ne ottiene come una delle più rilevanti unicità enogastronomiche dell’intera regione. Mancinelli produce anche un eccezionale versione di Lacrima con residuo zuccherino, dimostrando una conoscenza del territorio e del vitigno che non è seconda a quella di nessun altro produttore.
Azienda a conduzione familiare, ha un'estensione di 52 ha, 23 dei quali a vigneto, il resto ad oliveto e seminativo. Nella cantina vengono vinificate soltanto le uve coltivate direttamente nella proprietà. L'azienda comprende anche un frantoio destinato alla produzione propria di olio, ed una distilleria utilizzata per la produzione di grappe monovitigno di Lacrima e di Verdicchio. E’ possibile, in una sala adibita, degustare questa gamma di prodotti per apprezzarne il gusto e la qualità che scaturiscono da una particolare cura in tutte le fasi di produzione, relativa a ciascun prodotto.
Sulle dolci colline di Morro d’Alba, a circa 10 km dal mare Adriatico, si coltivano i vigneti e gli oliveti di Stefano Mancinelli. In una zona dell’entroterra marchigiano particolarmente vocata. La superficie della nostra azienda, di circa 60 ha, è per 25 ha coltivata a vigneti specializzati nella produzione di vini a Denominazione di Origine Controllata, Lacrima di Morro d’Alba D.O.C. e Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. Classico, tipici del territorio. Sui terreni sono impiantati anche 1500 olivi delle più diffuse varietà locali - frantoio, raggiolo, leccino, raggia - dai quali, attraverso la trasformazione nel frantoio aziendale, che avviene sempre e rigorosamente lo stesso giorno della raccolta, otteniamo un Olio Extravergine di Oliva con acidità molto bassa, con caratteristiche di fruttuosità ed aromaticità.
Sulle dolci colline di Morro d’Alba, a circa 10 km. dal mare, nella provincia di Ancona, si coltivano i vigneti e gli oliveti di STEFANO MANCINELLI, in una zona dell’entroterra marchigiano particolarmente vocata. La superficie dell’azienda (52 Ha.) è per metà circa coltivata a vigneti specializzati per la produzione di vini a Denominazione di Origine Controllata, LACRIMA DI MORRO D’ALBA D.O.C. e VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI D.O.C. CLASSICO. Al fine di migliorare la qualità delle produzioni, la quantità di uve prodotte viene limitata sia in fase di potatura secca, che con un diradamento del frutto all’epoca dell’invaiatura. La vinificazione è limitata esclusivamente alle uve prodotte nei propri vigneti, e si avvale di metodi tradizionali di base, supportati da moderne attrezzature. In azienda esiste anche un moderno frantoio che permette la lavorazione immediata delle olive raccolte giornalmente e quindi la produzione di un OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA con acidità molto bassa e con caratteristiche di estrema fruttuosità ed aromaticità. Un cenno particolare va riservato all’impianto di distillazione, il primo nella nostra regione, dal quale si ottengono, distillando le vinacce freschissime della nostra cantina, GRAPPA DI LACRIMA e GRAPPA DI VERDICCHIO. L’obbiettivo principale dell’Azienda Mancinelli è sempre la ricerca della qualità e l’esaltazione della tipicità dei propri prodotti, attraverso la cura e la selezione della produzione in campo e l’aggiornamento delle tecniche di trasformazione.
Una particolare eccellenza dell’azienda è rappresentata dall’impianto di distillazione, primo nella nostra regione, dal quale si ottengono, distillando le vinacce freschissime della nostra cantina, Grappa di Lacrima e Grappa di Verdicchio in varie forme e tipologie.
Si fosse chiamata Lacrima di Radda in Chianti, l’avrebbero venduta anche nelle peggiori enoteche di Kathmandu. Lacrima di Morro d’Alba è invece una doc 100% Marche e poco conosciuta in quanto tale. Siamo a Morro d’Alba, castello di Jesi a 10 km dal mare. Il vitigno lacrima ha bacca rossa, spiccata aromaticità e storia nobile che arriva fino alle bevute di Federico Barbarossa, nel 1167. Stefano Mancinelli è stato forse il principale artefice della riscoperta di un autoctono che negli anni Ottanta era destinato all’oblio: la doc è arrivata nel 1985. Per distinguersi da chi furbescamente miscela un’uva rossa fortemente aromatica con altre che non lo sono, Mancinelli certifica geneticamente i propri rossi a base lacrima per garantirne l’autenticità. È l’unico a farlo.
Legalismi a parte, la sua Lacrima di Morro d’Alba superiore 2009 è uno dei veri campioni di categoria. Violaceo, intenso e profumatissimo. Rosa, viola e frutti di bosco impattano il naso con freschezza e riconoscibilità. Fragrante e immediata, questa Lacrima è un prototipo di naso moderatamente complesso ma intrigante a tal punto da succhiare avidamente il respiro. A conferma delle ottime premesse, il sorso si snoda tra attacco soffice, tenore alcolico misurato, corpo snello, finale infiltrante e sottilmente pepato. Vino gustoso e tipico, più ricco del “base” aziendale – quel Podere Santa Maria del Fiore che rappresenta uno dei must della denominazione per rigore esecutivo e reperibilità – e decisamente migliore del Sensazioni di frutto, spinto aromaticamente dalla macerazione carbonica ma sin troppo spogliato nella progressione gustativa. 12 euro in enoteca per un vino da 88/100, media di 90 (naso di rara piacevolezza) e 86 (corpo e complessità).
Se si parla di Morro d’Alba viene facile alla mente uno dei paesi delle Langhe, più raro il collegamento alle Marche. Morro d’Alba è un piccolo paese in zona appena collinare in provincia di Ancona, non distante dal mare Adriatico. La c’è un vitigno, il Lacrima, che da qualche decennio ha un ruolo di tutto riguardo tra i rossi italiani. Colui che ha riscoperto e creduto in questo vitigno/vino, attraente già dal nome, lanciandolo alla ribalta del mercato è Stefano Mancinelli dell’omonima cantina. Quando nel 1985 il Lacrima di Morro d’Alba ricevette la denominazione d’origine controllata, il riconoscimento avvenne su sette ettari di cui quattro posseduti da Mancinelli.
Oggi da quegli ettari che sono diventati tredici viene prodotto il Lacrima base, il Lacrima superiore, il Terre dei Goti ovvero un Lacrima passito ma secco, il Re sole vino dolce ottenuto da uve fatte appassire e il Sensazioni di frutto ottenuto da macerazione carbonica.
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