FORLI’ (prima parte)
Situata nel cuore della Romagna, Forlì, in dialetto Furlè, è
una cittadina tranquilla che offre ai suoi visitatori un'atmosfera rilassata e
piacevole. E' una città nello stesso
tempo vivace e aperta ai giovani, grazie alla sua posizione geografica
strategica. Si possono raggiungere i
luoghi di divertimento della vicina costa romagnola in pochi chilometri, così
come visitare i tanti musei e palazzi storici.
Cenni storici su Forlì
Situata nella pianura Padana lungo la Via Emilia, la città
di Forlì fu fondata dai Romani nel II secolo a.C. con il Forlì storicanome di
Forum Livii. Grazie alla sua posizione era un importante nodo di traffici,
trovandosi all'incrocio della via consolare con la strada che portava in
Toscana. La città subì poi le
dominazioni barbare di Visigoti, Bizantini, Longobardi e Franchi, ma intorno
all'anno Mille fu Repubblica a vocazione ghibellina.
Caduta la casa di Svevia fu Guido da Montefeltro a diventare
Capitano del Popolo a Forlì. La comparsa
degli Ordelaffi che tennero la città per circa due secoli, abbellirono Forlì
con la costruzione di palazzi nobiliari e fortificandola ampliandone la Rocca. Rocca di Ravaldino nel 1480, la città fu
affidata alla Signoria di Girolamo Riario e Caterina Sforza (a cui è oggi
intitolata la Rocca di Ravaldino). Nel 1500 Caterina fu sconfitta da Cesare
Borgia così che lo Stato Pontificio dominò su Forlì per tre secoli. Ci sono in città molte tracce del fascismo
degli anni '20 e '30, soprattutto negli edifici di Viale della Libertà e
Piazzale della Vittoria. Durante la
Seconda Guerra Mondiale, purtroppo, furono distrutti alcuni tra i più bei
monumenti della città. Basilica di San Mercuriale Nel centro storico di Forlì,
sono facilmente riconoscibili i due assi viari principali di origine romana,
suddivisi nei quattro principali corsi (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della
Repubblica) che convergono in Piazza Saffi.
Qui si possono vedere alcuni fra i monumenti più rappresentativi delle
varie epoche della città. La basilica romanica di San Mercuriale con il suo
campanile del XII secolo, è il simbolo della città. Di tipologia lombarda, il campanile si alza
sulla destra per oltre 72 metri ed è sormontato da una cuspide conica, forse
aggiunta nel Trecento. Palazzo del
Podestà di Forlì Palazzo comunale annesso alla chiesa è il quattrocentesco
Chiostro rettangolare, appartenente all'ex monastero dei Benedettini
Vallombrosiani, varie volte restaurato. Chiuso in origine, venne aperto su due
lati negli anni '30 del Novecento. Al centro si può vedere un pozzo del XVII
secolo. Nella stessa Piazza c'è da vedere anche il Palazzo Comunale, risalente
al XIV secolo e rimaneggiato più volte con la Torre dell'Orologio. La Torre del
Pubblico Orologio, oggi chiamata Torre Civica, fu costruita su un antico tronco
di torre di epoca romana, sulle rive del fiume Montone che anticamente scorreva
nell'attuale Piazza Saffi.
Il terremoto del 1781 ne fece crollare parte della sommità,
poi ricostruita. L'orologio, come in origine, ha quattro quadranti, uno su ogni
lato della torre e attualmente funziona elettricamente.
Altre cose da vedere e visitare a Forlì
Duomo di Forlì Il vicino Palazzo del Podestà, del 1460, è
stato costruito in stile gotico sotto la direzione del capomastro Matteo di
Riceputo, zio del Melozzo, sulle rovine del precedente edificio. La facciata
del Palazzo del Podestà è fatta di cotto locale, come anche i capitelli delle
colonne, modellati sul posto dopo la messa in opera. Il portico con gli archi a
sesto acuto, ognuno con luce diversa, caratteristici dell'edilizia pubblica in
età comunale, è ornato da capitelli a foglia angolare su cui sono presenti
l'antica croce del popolo e lo stemma degli Ordelaffi. Adiacente al Palazzo del Podestà sorge
Palazzo Albertini, elegante edificio quattrocentesco dai caratteri veneziani.
E' un'importante sede espositiva, aperta tutto l'anno. Nelle sale del primo
piano ospita la mostra permanente "Res Communis". Da vedere anche il
Palazzo delle Poste, esempio del patrimonio architettonico degli anni 20-40, il
Duomo, opera che ha subito ampi rifacimenti nel '500 con la rimozione di
strutture romaniche e gotiche per darle un aspetto rinascimentale, la
trecentesca Chiesa del Carmine, l'Oratorio di San Sebastiano, oggi sede di
mostre e la Rocca di Caterina Sforza o di Ravaldino situata in fondo a Corso
Diaz sulla sinistra.
I Musei
Si può fare una visita ai Musei San Domenico, ospitati nel
complesso di San Domenico, con la sua chiesa, ora in parte priva del tetto e
della facciata meridionale, il suo primo chiostro ad essa adiacente e
completamente chiuso e il suo secondo chiostro, aperto su un lato. La riqualificazione del Complesso Monumentale
del San Domenico comprende Palazzo Pasquali, Chiesa di San Giacomo Apostolo,
Convento dei Domenicani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina. Il
lungo ed ampio corridoio dell'ala sud del primo chiostro conduce alla
Pinacoteca e su di esso si aprono le prime sale destinate ad esporre il Museo
Archeologico. Tra i tanti musei della
città si possono visitare anche: il Museo Romagnolo del Teatro, il Museo
Etnografico Pergoli, il Museo del Risorgimento, il Museo storico Foschi e
l'imperdibile Pinacoteca Civica.
Pinacoteca civica di Forlì
Opera di Melozzo da Forlì La Pinacoteca civica di Forlì
risale al 1938. All'interno si possono
vedere opere del '400 e '500 romagnolo fra cui quelle di G. Marchesi, B.
Ramenghi, L. Longhi, Innocenzo da Imola, i Bertucci) e opere di R. Ruysch, J.
Sablet, G. Fattori). Grazie alla donazione Righini sono presenti olii e
acqueforti di G. Morandi e la collezione Verzocchi con opere dei pittori
italiani più importanti del primo e secondo Novecento. Nel salone d'ingresso sono collocati al
centro l' Ebe di Antonio Canova e ai lati le grandi tele secentesche di F.
Albani, Guercino, C. Cignani, a cui fanno seguito sculture tardo-medievali e
rinascimentali. La Pinacoteca civica si trova nel Palazzo del Merenda in Corso
della Repubblica 72.
Apertura: dal martedì alla domenica 9,00-13,00 e il martedì
anche dalle 15,00 alle 17,30
Chiusura: il lunedì, festività nazionali e 4 febbraio.
Cucina tradizionale di Forlì
Piadina romagnola Squacquerone tra i piatti della cucina
classica tradizionale tra Forlì e Cesena c'è la famosa piadina romagnola,
consumata con il tipico formaggio "squaquaròn", ovvero lo
squacquerone.
Altri prodotti tipici gastronomici della zona sono i
formaggi di fossa, ottenuti dalla stagionatura del classico formaggio locale
prodotto nella valle tra il Rubicone e il Marecchia e il "Savour",
una ricetta preparata nel periodo successivo alla vendemmia a base di mosto
d'uva. Altra ricetta tradizionale è quella dei classici passatelli in brodo,
oltre ai cappelletti. Tra i dolci
tradizionali di Forlì c'è la pagnotta pasquale, accompagnata da un buon
bicchiere di vino dei colli romagnoli, come l'Albana.
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