L’Alta Valle del Rubicone e
dell’Uso
L’ itinerario ha inizio nell’alta valle del fiume Rubicone, a
Sogliano, paese posto in prossimità di un rilievo che domina la valle
sottostante e che diede i natali ad un rinomato studioso e ricercatore nel
settore minerario, Antonio Veggiani, vicino a Zangheri per il desiderio di
scoperta e conoscenza del proprio territorio. Per prima cosa ci dirigiamo alla
Biblioteca intitolata a Veggiani, dove è possibile visitare la mostra
permanente che raccoglie la collezione dello studioso composta da una sezione
documentaria, formata da oltre 5000 volumi di cultura generale, tra cui
manoscritti, relazioni dattiloscritte, estratti di natura scientifica, riviste
di viaggi, di natura, di archeologia, di astronomia, materiale fotografico e
diapositive, e da una sezione mineralogica dove si possono ammirare fossili e
minerali, tra cui il prezioso brano d’ambra di 625 gr. recuperato a Campaolo,
frazione di Sogliano. Oltre all’aspetto scientifico, Sogliano si caratterizza
per un aspetto culinario che lo ha reso noto in tutto il mondo: la produzione
del formaggio di Fossa. Si tratta di un pecorino fatto stagionare per tre mesi
all’interno di buche a forma di fiasco, scavate nella roccia arenaria per una
profondità di circa tre metri e riempite di paglia per l’isolamento dal tufo.
Questo prodotto tipico può essere acquistato nelle botteghe del paese o durante
la sagra del formaggio di Fossa che si tiene ogni anno l’ultima settimana di
novembre e la prima di dicembre. Il territorio di Sogliano si estende tra il
fiume Rubicone a nord, il torrente Uso a sud-est e il fiume Savio a ovest ed è
rivestito da boschi di latifoglie e rimboscamenti a pino nero. Tra gli animali
che Come arrivare a Sogliano al Rubicone: da Cesena, seguire la E45 in
direzione Roma per circa 15 km, uscire a Montegelli. Prendere la SP79 in
direzione Sogliano. Invito all’escursione Punto di partenza: Ponterosso presso
Pietra dell’Uso. Percorso ad anello: Ponterosso, Ponte Uso, Mulino Fabbri, Cà
il Poggiolo, Madonna delle Vigne, Sogliano al Rubicone, Cà di Curto, Strigara,
Castellano, Pietra dell’Uso, Ponterosso. Tempo di percorrenza: 4h45 Dislivello:
300 m Difficoltà: bassa (T) Ospitalità Per informazioni sulle strutture
ricettive consultare le voci “ospitalità” e “vivere la provincia-sapori e
tradizionistrada dei vini e dei sapori” sul sito www.turismo.fc.it Punto
informativo di Sogliano al Rubicone: tel. 335 6097313 Per approfondire Per
informazioni su Sogliano al Rubicone: http://www.comune.sogliano.fc.it Per
informazioni su Borghi: http://www.comune.borghi.fc.it Unione Rubicone e Mare:
http://www.unionecomunidelrubic one.fc.it Per informazioni sui sentieri:
http://www.id3king.it/ http://www.caiemiliaromagna.org
http://www.pietrozangheri.it lo popolano ci si può imbattere in rapaci come il
gheppio, la poiana e lo sparviere, o in specie quali il picchio, il martin
pescatore e l’upupa. Il nostro itinerario prosegue nell’alta valle dell’Uso
alla scoperta di luoghi di interesse naturalistico oltre che storico-culturale.
Degni di nota sono le località di Strigara, di cui oggi rimangono alcune rovine
del castello e dal cui monte nasce il fiume Uso, Montegelli, famosa per la
produzione del savor, la dolce marmellata composta da vari tipi di frutta
autunnale e dal mosto d’uva nera, Rontagnano, Barbotto e Savignano di Rigo. Si
segue poi in direzione Montetiffi, dominata da un’abbazia benedettina sulla
cima di uno sperone. In zona da visitare sono anche il ponte romanico e i
ruderi del mulino Tornani, e, presso Ville di Montetiffi, il laboratorio
artigianale dove vengono prodotte le famose teglie in terracotta per la cottura
della piadina, composte da sassi marmorizzati di calcite e argilla della valle
dell’Uso. Proseguiamo poi verso Pietra dell’Uso per osservare la spettacolare
strettoia dove il fiume si incanala tra alte pareti stratificate. Da qui si può
tornare a Sogliano o proseguire in direzione di Borghi e San Giovanni in
Galilea passando per la località di Ginestreto e Poggio Berni.
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