E’ caratterizzato da una pasta cotta, semidura, che si presenta compatta, di colore bianco o giallo paglierino con occhiatura regolare e omogenea. La crosta dapprima liscia, elastica e compatta, di colore marron chiaro si fa più secca progressivamente, con l’aumentare del tempo di maturazione che porta la pasta ad essere granulosa e friabile.
E’ disponibile in tre diverse stagionature:
- Montasio Fresco, stagionato da 2 a 4 mesi; ha un sapore morbido e delicato che ricorda il latte ;
- Montasio Mezzano, stagionato da 5 a 10 mesi; ha un gusto più deciso e pieno;
- Montasio Stagionato, stagionato almeno 10 mesi ;assume toni particolarmente aromatici con piccantezza non eccessiva.
La storia
Il Montasio prende il nome
dall’omonimo monte, un massiccio situato tra la valle di Resia e il
Canale del ferro nell’alto Friuli ed appartiene alla grande categoria
dei formaggi alpini nati all’inizio del Millennio, allo scopo di
conservare e immagazzinare un prodotto facilmente deperibile, come il
latte, per i periodi di penuria.
Le sue origini risalgono al 1200 quando i monaci benedettini
dell’Abbazia di Moggio Udinese affinarono le varie tecniche di
produzione proprie dei malghesi della zona. Questa tecnologia produttiva
si diffuse i n seguito rapidamente lungo tutte le valli delle Alpi
Giulie e Carniche, per arrivare sino alla pianura friulana e veneta. Ciò
fu favorito anche dalla vicinanza col Canale del Ferro, importante via
di comunicazione e di scambi mercantili già in epoca romana.
I primi documenti, che riportano la dicitura “Montasio” ed i prezzi sono datati 1775 e si trovano nella città di San Daniele. La presenza su tutti i documenti mercantili delle piazze italiane e l’alto valore di scambio, ben superiore a quello degli altri prodotti caseari, testimoniano l’elevato pregio e il valore di questo formaggio.
Nello scorso secolo, in una sua opera letteraria, Guglielmo Ghinetti descriveva la diffusione di questo prelibato formaggio dalle zone pedemontane a quelle di pianura. Una diffusione che fu incrementata dalla costituzione delle prime latterie sociali nel 1880, quando il maestro Eugenio Caneva di Collina ne promosse la prima.
Nel 1925 è stata fondata, a San Vito al Tagliamento, la Prima Scuola casari presso la quale sono state formate generazioni di tecnici che negli anni hanno diffuso l’arte della produzione del formaggio Montasio in tutte le Province limitrofe.
Ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta nel 1996.
I primi documenti, che riportano la dicitura “Montasio” ed i prezzi sono datati 1775 e si trovano nella città di San Daniele. La presenza su tutti i documenti mercantili delle piazze italiane e l’alto valore di scambio, ben superiore a quello degli altri prodotti caseari, testimoniano l’elevato pregio e il valore di questo formaggio.
Nello scorso secolo, in una sua opera letteraria, Guglielmo Ghinetti descriveva la diffusione di questo prelibato formaggio dalle zone pedemontane a quelle di pianura. Una diffusione che fu incrementata dalla costituzione delle prime latterie sociali nel 1880, quando il maestro Eugenio Caneva di Collina ne promosse la prima.
Nel 1925 è stata fondata, a San Vito al Tagliamento, la Prima Scuola casari presso la quale sono state formate generazioni di tecnici che negli anni hanno diffuso l’arte della produzione del formaggio Montasio in tutte le Province limitrofe.
Ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta nel 1996.
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